Valle dell'Adige, stabiliti i contributi prima casa

Il Territorio Valle dell'Adige, di cui fanno parte Trento, Aldeno, Cimone e Garniga Terme, ha deciso di dividere in maniera equa tra acquisti, risanamenti e costruzioni in cooperativa, per i quali sono state avanzate diverse domande, lo stanziamento fissato dalla Provincia per l'erogazione di contributi a favore delle giovani coppie o dei nubendi per la prima casa: ognuna delle tre voci avrà a disposizione il 30% dei 2.237.273 euro previsti per il 2015 mentre il restante 10% sarà indirizzato agli interventi che prevedono l'acquisto con risanamento di un immobile.

Il termine per presentare le domande è scattato mercoledì scorso, 7 gennaio, e lo stesso giorno la giunta comunale di Trento, riprendendo quanto deciso dai quattro sindaci il 29 dicembre, ha approvato la delibera che fissa i criteri di attribuzione. Rispetto al passato i fondi a disposizione sono calati notevolmente, anche perché l'ultimo contributo per la prima casa, assegnato due anni fa, aveva lo scopo di aiutare il settore edilizio in profonda crisi più che le giovani coppie; erano infatti stati stanziati solo a livello cittadino una decina di milioni di euro, spendibili anche per finanziare l'acquisto in conto capitale, e potevano essere richiesti da chiunque, non solo da giovani coppie. Ora, con la delibera provinciale di metà dicembre, si torna al passato, con la differenza dell'aumento dell'età massima per accedere al contributo, portata per entrambi i coniugi (o nubendi) a 45 anni.

Potrà fare richiesta, entro il 7 marzo presso il Servizio Casa, chi è sposato o convive da meno di cinque anni o chi è intenzionato a contrarre matrimonio. Occorre inoltre essere cittadino europeo o extracomunitario in regola col permesso di soggiorno e residente in Trentino da almeno 2 anni in via continuativa o esserlo stato per un periodo complessivo di almeno 10 anni. Occorre inoltre avere un indicatore Icef del nucleo destinatario dell'alloggio compreso tra 0,13 e 0,45 e non essere proprietari di altra unità abitativa con rendita catastale rivalutata superiore a 250 euro.

Gli alloggi oggetto di agevolazione devono rispondere alle norme di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico. La superficie utile abitabile non può essere superiore a 120 mq e l'alloggio non può avere un costo superiore ai 500.000 euro. La spesa massima ammessa a contributo sul Territorio Val d'Adige è stata fissata a 170.000 euro per l'acquisto, il minimo stabilito dalla Provincia, in modo da concedere al maggior numero possibile di richiedenti l'accesso al contributo. Per il solo risanamento la cifra è fissata in 100.000 euro mentre per l'acquisto con risanamento sale a 200.000 euro. L'importo di mutuo ammesso sarà pari al 75% della spesa ammessa a contributo. Contributo che potrà coprire il 70% della spesa per interessi.

Chi otterrà il contributo dovrà naturalmente occupare l'alloggio, con due sole possibilità di deroga: la modifica del nucleo famigliare per cui non dovesse essere più sufficiente la metratura e la modifica del luogo di lavoro con distanza superiore ai 50 chilometri da casa. In questi casi l'appartamento potrà anche essere dato in locazione senza perdere il diritto al contributo.

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