Innovazione nelle imprese con il nuovo consorzio Hit
Far ricadere gli investimenti in ricerca e innovazione sul tessuto produttivo trentino. Un obiettivo perseguito da decenni. Una necessità di cui già parlava Achille Ardigò, presidente dell'allora Itc oggi Fbk, negli anni Novanta; necessità ripresa dai suoi successori ma mai attuata fino in fondo. Ora forse le basi per riuscirci sono state gettate in maniera solida. La novità è una nuova creatura, in forma di Consorzio, che si chiama Hit. In inglese significa «successo» è già questo è di buon auspicio. Nella realtà Hit, nato ieri mattina in uno studio notarile e suggellato dalla presentazione pubblica in Provincia, è l'acronimo di Hub dell'Innovazione Trentina.
Quattro i soggetti partecipanti: Università, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Edmund Mach e Trentino Sviluppo. I primi due sono quelli che già partecipavano all'esperienza di Trento Rise, l'associazione nata nel 2010 con l'intento di creare un polo di eccellenza nella ricerca e innovazione nel campo dell'Ict e messa in liquidazione dopo una vita breve e turbolenta, costellata dalle polemiche e dalle inchieste. Le novità sono la partecipazione della Fem, che segna l'apertura al mondo dell'agrifood, e soprattutto quella di Trentino Sviluppo, che rappresenta il mondo della produzione su cui ricerca e innovazione dovranno ricadere.
A differenza di Trento Rise dunque il consorzio Hit non si occuperà solo di tecnologie di comunicazione e informazione ma di tutto quanto può aiutare le imprese a crescere e rinnovarsi.
Molto soddisfatti gli attori dell'accordo, a partire dall'assessora alla ricerca Sara Ferrari, che in questi mesi si è spesa molto per arrivare a questo risultato. È toccato a lei, accanto al presidente della provincia Ugo Rossi, illustrare la mission di Hit e l'ambizione di essere veicolo che garantisca al sistema produttivo trentino competitività internazionale.
La decisione di affidare le redini del consorzio a Mauro Casotto , direttore del Dipartimento internazionalizzazione, attrazione e sviluppo imprese di Trentino Sviluppo, conferma che le ricadute produttive rappresentano la stella polare di Hit. Casotto sarà presidente di un consiglio di amministrazione transitorio, in carica fino alla fine dell'anno per gestire la fase di avvio del consorzio. Gli altri consiglieri di amministrazione sono il prorettore vicario dell'Università con delega al supporto del sistema produttivo Flavio Deflorian , il segretario generale di Fbk Andrea Simoni , il direttore della Fondazione Mach, Sergio Menapace , e Maria Letizia Paltrinieri , commercialista e segretaria del Comitato unitario permanente degli Ordini e Collegi Professionali.
Entusiasta il commento di Simoni: «In due mesi - ha detto - si è fatto ciò di cui si parlava da sei anni senza riuscire mai a concludere. È un segnale molto forte». Per il rettore Paolo Collini ora «la strada dell'innovazione sarà più larga e solida». Il presidente di Fem Andrea Segrè ha sottolineato l'importanza dell'inclusione del comparto agricolo e alimentare nel consorzio. Flavio Tosi si è dichiarato felice del risultato raggiunto: «Mai come oggi le aziende hanno bisogno di un rapporto con la ricerca. Una cosa banale ma finora mai fatta».
Il primo compito dei vertici di Hit sarà ora quello di predisporre il Piano strategico. Parte delle attività e dei progetti avviati da Trento Rise saranno ereditati da Hit, così come la sede in via Sommarive. Anche una parte dei circa quaranta dipendenti seguiranno il destino dei progetti coerenti col mandato di Hit. Gli altri dovranno cercarsi una nuova collocazione.