Casa, ristrutturazioni per oltre 170 milioni Bando provinciale, arrivate 1.900 domande
Ben oltre le aspettative. In pochi mesi, c'è stato un vero e proprio boom di domande per la ristrutturazione e la riqualificazione energetica degli edifici privati in Trentino. Un classico modello win-win , dove tutti, alla fine, possono dichiararsi vincenti. Sono volate le richieste dei singoli, ma stanno decollando - era meno scontato - anche quelle relative ai condomìni.
La corsa finale.
Entro il 30 novembre, ultimo giorno utile, negli uffici della Provincia (assessorato all'urbanistica e agli enti locali), dall'1 luglio sono state depositate 1.900 domande «reali», a copertura delle spese successive al 21 maggio, data della delibera che ha fatto partire il bando: più di 150 sono arrivate negli ultimi tre giorni. Quelle protocollate sono di più, 2.100, ma comprendono anche domande integrative o di rettifica. Ci vorrà una decina di giorni per avere il quadro preciso. L'analisi delle prime mille aveva mostrato la seguente proporzione: due terzi per interventi di ristrutturazione che, entro il limite di 96 mila euro di lavori, possono beneficiare delle detrazione fiscale del 50%; un terzo per interventi di riqualificazione energetica (65% di destrazione). È presumibile, spiegano al Servizio autonomie locali, che la percentuale sia confermata.
Effetto leva per gli investimenti.
Il contributo della Provincia, in concreto, va coprire il costo degli interessi sull'anticipazione della detrazione fiscale decennale che il proprietario di casa si fa anticipare dalla banca sotto forma di mutuo. E la pioggia di domande non ha riguardato solo le abitazioni principali: la Provincia ha sostenuto, con questo primo bando, anche la ristrutturazione e le riqualificazione delle seconde o terze case.
Bastavano due requisiti: essere residenti e proprietari di abitazione, oltre che, ovviamente, essere capienti, cioè avere un reddito e pagarci le tasse.
Con la domanda viene indicato anche l'importo dei lavori (e della relativa detrazione) previsto. Da qui la stima degli investimenti privati che corrispondono a 1.900 domande, pari a 170-180 milioni di euro. Non male, come effetto leva, vista la cifra stanziata dalla Provincia: 8 milioni di euro.
Banche e tasse di interessi.
Per l'anticipazione delle detrazioni fiscali statali delle spese di ristrutturazione edilizia e riqualificazione energetica, la Provincia si è convenzionata con 42 istituti di credito, soprattutto Casse Rurali, cui si sono aggiunte la Cassa Raiffeisen Nova Levante, la Cassa di Risparmio di Bolzano, la Banca Popolare dell'Emilia Romagna, la Banca Valsabbina e la Banca Popolare dell'Alto Adige, ad un tasso fisso che oscilla tra l'1,78% di agosto, l'1,58% di ottobre e l'1,78% di dicembre.
La rincorsa per i condomìni.
Per il progetto «Il tuo condominio green», all'Agenzia provinciale per le incentivazioni delle attività economiche (Apiae) sono state fin qui depositate 440 domande, per una spesa prevista di 1,7 milioni di euro. Nel caso dei condomìni sono ci sono tre livelli di intervento: finanziamento della diagnosi energetica (il 50% subito, il rimanente se entro 18 mesi viene presentato il progetto), contributo sulla progettazione (fino al 90%) e abbattimento (fino al 90%) degli interessi sul mutuo.
Ovviamente, la gran parte delle domande riguarda il primo step, la diagnosi energetica: 1,514 milioni di euro. Si capirà nei prossimi mesi quanti condomìni, col il sì in assemblea, passeranno dalla diagnosi alla progettazione e alla realizzazione dell'intervento. Ma è un dato significativo che già una ventina di condomìni sia passata alla fase operativa, chiedendo il sostegno anche per i costi di progettazione (entro la soglia limite del 10% della spesa dell'intervento). La Provincia, per l'efficientamento dei condomìni, nel 2016 ha messo a bilancio 2 milioni di euro, sperando in un effetto moltiplicatore di investimenti, a sostegno anche del comparto dell'edilizia. Venti le banche convenzionate per i mutui: 19 Casse Rurali più la Banca Popolare dell'Alto Adige.