In regione 70 mila cassintegrati nel quadrimestre aprile-luglio Pesanti effetti della crisi da covid
In Trentino Alto Adige, spiega il rapporto Uil sulla cassa integrazione Covid nel quadrimestre aprile-luglio, sono state autorizzate dall'Inps 22.245.396 ore di cassa ordinaria, 24.263.314 ore ai Fondi di solidarietà e 1.233.010 ore di cassa in deroga, al netto di quanto erogato dai Fondi solidarietà artigiani e somministrati, per un totale di 47,7 milioni di ore. Per il solo Trentino c'è il dato della cassa integrazione ordinaria, pari a 11,3 milioni di ore in quattro mesi ( l'Adige del 28 agosto). A livello regionale sono 70.208 i lavoratori e lavoratrici salvaguardati nel quadrimestre osservato.
La causale Covid rappresenta il 97,4% delle ore autorizzate, che in parte sono ancora in liquidazione agli aventi diritto. I settori maggiormente interessati sono alberghi e ristoranti, trasporti, servizi alle imprese e commercio all'ingrosso e dettaglio.
Intanto, spiegano Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp, le lavoratrici e i lavoratori sospesi a seguito del blocco delle attività produttive conseguente l'emergenza sanitaria, a fronte della maturazione, per ciascun semestre dell'anno 2020, di almeno 300 ore di sospensione (riproporzionate per il part-time), maturano il diritto al sostegno al reddito provinciale, aggiuntivo alle integrazioni salariali corrisposte dall'Inps o da fondi ed enti bilaterali contrattuali.
La domanda per il primo semestre di quest'anno deve essere presentata dal lavoratore tramite il portale dell'Agenzia del Lavoro entro il 31 ottobre. Deve necessariamente essere allegata l'attestazione rilasciata dal datore di lavoro che certifica le informazioni richieste relative alle ore di sospensione maturate nel periodo gennaio-giugno, anche per contratti a tempo determinato. Tutte le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto all'integrazione salariale, anche i somministrati che sono dipendenti delle Agenzie di somministrazione di lavoro/interinali