Bicentenario dell’Itas, rilanciata l’alleanza con la Provincia
Il presidente Fugatti ha indicato la mutua come “facilitatrice” della collaborazione pubblico-privata per la crescita del territorio
TRENTO. Il bicentenario di Itas Mutua è stato per il presidente della Provincia autonoma di Trento un’occasione importante per rilanciare l’importanza di trovare forme adeguate di collaborazione tra pubblico e privato, affinché sia possibile mettere in condizione il “sistema Trentino” di continuare ad essere competitivo e guardare con fiducia alla ripartenza. Il presidente Fugatti è intervenuto al Teatro Sociale in mattinata, in occasione dell’evento celebrativo per l’anniversario dei 200 anni della fondazione della grande realtà mutualistica di cui il Trentino, le sue istituzioni e l’intera comunità vanno giustamente orgogliosi.
Perché la compagnia assicurativa presieduta da Giuseppe Consoli ha svolto - e nel tempo rafforzato - la propria funzione a favore dello sviluppo del territorio locale, operando a livello nazionale in una posizione di primo piano.
Il presidente ha evidenziato come da parte di Piazza Dante vi sia la massima disponibilità a trovare e sperimentare forme di intesa e di collaborazione tra ente pubblico e parte privata. Le azioni intraprese dalla Provincia in questi mesi - con scelte chiare e precise - lo hanno dimostrato. Secondo il presidente, infatti, questa “alleanza” deve essere sempre più centrale nello sviluppo del Trentino: Itas Mutua può essere, insieme ad altri attori dell’economia e della società, un’interlocutrice di primo piano, una “facilitatrice” proprio per la sua specificità.
Una specificità - quella del modello mutualistico - che attraversa la lunga storia di Itas, ma che si concretizza nel presente ed è capace di guardare con fiducia al domani. Il modello mutualistico ha infatti una forte valenza civica e solidaristica e nel corso di questi 200 anni ha dimostrato di essere vincente, in grado non solo di tutelare i soci assicurati, ma anche di promuovere azioni e strategie a favore delle comunità coinvolte e dei territori. Attraverso la propria capacità di fare investimenti, il Trentino potrà dunque contribuire nel mantenere stabile la crescita economica che il nostro Paese sta vivendo, pur in un periodo difficile come il post-pandemia.