Immigrati, 865 milioni di euro di redditi: il loro contributo vale l’11 per cento del Pil
Nel confronto tra province, a Bolzano i contribuenti nati all'estero sono un po' più di 75mila, pari al 17,4 per cento del totale dei lavoratori, e hanno prodotto 1,2 miliardi di euro di reddito. In media gli immigrati in Alto Adige hanno un reddito annuo di 15.810 euro, mentre in Trentino guadagnano 800 euro in media, fermandosi a 14.380 euro
IMPIEGO Trentino, in crescita i profili introvabili
TRENTO . È pari a 865 milioni di euro il reddito prodotto dagli oltre 61mila lavoratori nati all'estero che risiedono in Trentino, pari al 14,7 per cento dei contribuenti. Il calcolo è della Fondazione Leone Moressa che ha presentato l'analisi del Rapporto annuale 2023 sull'economia dell'immigrazione. I contribuenti stranieri: nel confronto tra province, a Bolzano i contribuenti nati all'estero sono un po' più di 75mila, pari al 17,4 per cento del totale dei lavoratori, e hanno prodotto 1,2 miliardi di euro di reddito. In media gli immigrati in Alto Adige hanno un reddito annuo di 15.810 euro, mentre in Trentino guadagnano 800 euro in media, fermandosi a 14.380 euro. La differenza di reddito con i contribuenti italiani è di 10.450 euro in provincia di Trento e di 12.710 euro in Alto Adige. Dalle elaborazioni della Fondazione Moressa risulta che il "Pil dell'immigrazione" in regione valga 5,3 miliardi di euro, pari a circa l'11 per cento del totale del valore aggiunto.
Per quanto riguarda le tasse pagate, l'Irpef "straniera" vale in Trentino 117 milioni di euro, per una media di 2.980 euro a contribuente (contro i 5.480 euro pro capite degli italiani). A Bolzano le cifre salgono rispettivamente a 180 milioni e a 3.660 euro a testa (contro i 6.850 degli italiani).
Dall'analisi a livello regionale, il Trentino Alto Adige risulta il territorio ad avere il gap più alto tra i redditi degli italiani e quello degli immigrati: ben 11.514 euro all'anno di differenza. Al secondo posto il Lazio con 11.514 euro, mentre all'opposto in Molise c'è il divario più contenuto: appena 4.970 euro l'anno.
La popolazione straniera nella provincia di Trento è in calo di circa il 7 per cento rispetto al 2020. La percentuale sulla popolazione residente totale è in linea con il valore nazionale (8,5%). La distribuzione per età più giovane della popolazione straniera rispetto a quella italiana si evidenzia nel valore molto più basso dell'indice di vecchiaia (31,1 contro 184,2 degli italiani). L'età media degli stranieri è 35,3 anni, contro i 46,9 degli italiani. Gli indicatori demografici spiegano bene la diversa tendenza: tra gli stranieri vi sono 11,0 nati ogni mille abitanti e 2,0 morti; tra gli italiani, 6,3 nati e 13,0 morti per mille abitanti.
Dopo la pandemia, torna a crescere il numero di contribuenti immigrati in tutta Italia. Si tratta di 4,3 milioni di contribuenti (10,4% del totale), che nel 2022 hanno dichiarato redditi per 64 miliardi di euro e versato 9,6 miliardi di Irpef. Rimane alto il differenziale di reddito pro-capite tra italiani e immigrati (circa 8 mila euro annui di differenza), conseguenza diretta della concentrazione occupazionale.
Imprenditori d'import.
Per quanto riguarda il numero di immigrati imprenditori, in Trentino sono 5.594, pari al 7,3 per cento del totale provinciale, in Alto Adige ben 9.094 (10,3 per cento). Interessante notare come nel periodo 2020-2022 l'imprenditoria straniera in provincia di Trentino sia cresciuta del 27,2 per cento, mentre quella "autoctona" sia calata del 9,6 per cento.
In Alto Adige gli imprenditori immigrati sono cresciuti del 61 per cento contro il +1,4 per cento dei locali. Trend che si conferma anche a livello nazionale: gli imprenditori immigrati nel 2022 sono 761mila (10,1% del totale). In dodici anni sono cresciuti del 40 per cento mentre gli italiani sono diminuiti di oltre il 10, con un'incidenza più alta al Centro-Nord e nei settori della costruzioni, del commercio e della ristorazione.