Turismo trentino, Roberto Failoni: “I dati reali mostrano una crescita costante”
Per l’assessore è particolarmente significativa la crescita del turismo internazionale, che ha fatto registrare un incremento del 15,9% nei pernottamenti
TRENTO. “È importante fare chiarezza sui dati del turismo trentino, fornendo un quadro preciso della situazione del nostro settore”, dichiara l’assessore al turismo della Provincia autonoma di Trento Roberto Failoni.
“L’analisi approfondita dei rapporti TEHA (The European House Ambrosetti) del 2023 e 2024 dimostra che non solo non c’è stato alcun calo, ma che – al contrario – entrambi gli studi, basandosi sui dati ISTAT 2022, confermano la leadership del Trentino-Alto Adige nel settore turistico italiano grazie ad un valore aggiunto generato di 1,8 miliardi di euro (rapporto 2024), sottolinea l’assessore.
D’altra parte i dati certificati dall’Istituto di Statistica della Provincia di Trento (ISPAT) mostrano un quadro estremamente positivo per il turismo trentino nel 2023. Con oltre 19 milioni di pernottamenti registrati, il settore ha raggiunto il miglior risultato dell’ultimo decennio, superando anche i valori pre-pandemia del 2019. Gli arrivi sono cresciuti dell’8,4% e le presenze del 7,7% rispetto al 2022, con performance positive sia nel comparto alberghiero che in quello extralberghiero.
Particolarmente significativa la crescita del turismo internazionale, che ha fatto registrare un incremento del 15,9% nei pernottamenti. La crescita ha interessato tutte le principali aree turistiche del Trentino, con punte d’eccellenza in Val di Sole (+14,7%), nell’area di Trento, Monte Bondone e Altopiano di Piné (+12,9%) e nel comprensorio di San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi (+11,5%). “Questi numeri testimoniano la solidità del nostro sistema turistico e la capacità di attrazione del nostro territorio”, conclude l’assessore Roberto Failoni.
“È importante quindi smentire categoricamente la notizia di un presunto calo del valore aggiunto turistico, dato che non trova riscontro in nessuno studio ufficiale e non riflette la realtà del settore nella nostra provincia”.