Gruppo Poli: accordo sul nuovo contratto integrativo, ora la parola ai 900 addetti
Soddisfazione di Cgil, Cisl e Uil: «Significativo miglioramento della parte retributiva, con particolare attenzione ai nuovi assunti, con un premio fino a 1800 euro l’anno. Riconoscimento di permessi e aspettative anche per i genitori di figli con difficoltà di apprendimento. Migliorate le tutele per le vittime di violenza di genere»
IL CASO Famiglie Cooperative, il nuovo contratto integrativo firmato solo dalla Cisl
RINNOVO Integrativo aziendale di Cavit, soddisfazione dei sindacati
TRENTO - Ora la parola passa ai dipendenti del gruppo Poli, per il via libera definitivo al rinnovo del contratto integrativo aziendale sul quale azienda e sindacati hanno trovato un'intesa.
«L’accordo sottoscritto a fine dicembre tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e l’azienda segna un buon avanzamento sul piano retributivo e su quello normativo con particolare attenzione per l’intergenerazionalità contrattuale. Per arrivare all’intesa è stata necessaria una trattativa di un intero anno, ma oggi i sindacati sono soddisfatti del risultato raggiunto», sottolineano Carla Tatti (Filcams Cgil), Fabio Bertolissi e Valentino Bellin (FISASCAT CISL) e Vassilios Bassios (UILTUCS TAAS) che per le tre sigle hanno seguito tutte le fasi del confronto. In questi giorni sono già iniziate le assemblee per la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori, che dovranno confermare o meno l’Ipotesi sottoscritta.
Nel dettaglio il nuovo contratto integrativo avrà decorrenza dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2027 e stabilisce un premio di risultato pari a 1790 euro al raggiungimento dei parametri concordati a cui si somma di 300 euro l’anno in buoni spesa. Migliorato anche il meccanismo di riconoscimento del premio presenza che parte dal 13 mese di assunzione, dimezzando i tempi previsti precedentemente, oltre all’adeguamento dell’indennità giornaliera che aumenta. Aumenta anche la maggiorazione per il lavoro domenicale e festivo che può arrivare anche al 80% prevedendo però una maggiorazione intermedia per chi ha meno di 18 mesi si anzianità lavorativa. Ridotti significativamente anche i termini entro i quali anche i nuovi assunti possono accedere alla totalità del premio di risultato; in questo modo si conta anche di fidelizzare i neo assunti.
Significativi passi avanti anche sul piano normativo con la possibilità, per i genitori di bambini con difficoltà e disturbi dell’apprendimento, di richiedere aspettativa non retribuita o permessi per poter seguire i loro figli, oltre ad avere la facoltà di richiedere il part time.
Attenzione anche per le donne vittime di violenza di genere per le quali è prevista la possibilità di richiedere un congedo di tre mesi oltre a quello contrattualmente e normativamente previsto nel solco degli avanzamenti della contrattazione nazionale.
Un’importante miglioria riguarda anche i diritti sindacali, di assemblea e informazione, che segnano l’inizio di un nuovo percorso volto a migliorare e rafforzare la presenza delle organizzazioni sindacali ove le lavoratrici ed i lavoratori lo richiedano.