Binder da record nelle libere a Motegi, ma Bagnaia c'è
(ANSA) - ROMA, 29 SET - Al termine delle pre-qualifiche MotoGP sulla pista di proprietà della Honda nessun pilota dell'ala dorata è riuscito a stare nei primi 10. Uno smacco pesante, con l'aggravante di essere arrivato a Motegi, dove il gigante delle due ruote testa tutti i propri prodotti. Unica consolazione è che i rivali targati Yamaha non hanno fatto meglio. Risultato, domani i piloti ufficiali di Honda e Yamaha dovranno affrontare le Qualifiche 1, lottando per i due posti che portano in Q2 e lì a competere per la pole position. Sia Marc Marquez (13mo) che Fabio Quartararo (14mo) hanno concluso la FP2 nella ghiaia, rialzandosi doloranti nel fisico e, soprattutto, nel morale. Sul Twin Ring si è vista una KTM in grande forma. Il più veloce è stato Brad Binder. Il sudafricano - sfruttando al meglio il nuovo telaio in fibra di carbonio già provato da Pedrosa a Misano - ha migliorato di tre decimi il record della pista (in 1'43"489), cancellando l'1'43"790 di Jorge Lorenzo che resisteva dal 2015. Subito dietro c'è la Ducati di Francesco Bagnaia, a 29 millesimi. Terza l'Aprilia di Aleix Espargaro (+0.295). Quarto Jorge Martin (Ducati Pramac, +0.354), quinto Marco Bezzecchi (Ducati VR46, +0.456). Completano la Top Ten Di Giannantonio, Zarco, Vinales, Pol Espargaro e Miller, tutti raccolti in meno di otto decimi. "Sono molto soddisfatto perché finalmente posso forzare le frenate e per il mio modo di guidare è uno step importante. Ci manca ancora qualcosa in termini di grip, ma devo dire che siamo davvero vicini a trovare la quadra". Così Bagnaia, leader del mondiale piloti con appena 13 punti di vantaggio su Martin, ha commentato il suo venerdì. "Nelle ultime gare la moto tendeva sempre a portarmi un po' largo - ha spiegato il pilota Ducati - Tiro un respiro di sollievo perché quando ho deciso di spingere l'ho potuto fare senza problemi e si è visto chiaramente. Sono sicuro che con una moto così potrò lottare per le prime posizioni". Dopo la caduta nella gara in India c'è stata "una grande voglia di reazione. Magari con il secondo posto saremmo arrivati in Giappone con meno tensione - ha aggiunto - Ma comunque si impara sempre qualcosa e la reazione che abbiamo avuto qui lo testimonia. Devo dire un grade grazie alla mia squadra che ha fatto le ore piccole per trovare la soluzione". La Honda dovrà ancora fare a meno di Alex Rins, pilota del team satellite LCR. Lo spagnolo, al rientro dopo oltre tre mesi di stop causati dalla caduta al Mugello dove si era fratturato tibia e perone della gamba destra, non correrà nel weekend. Ancora troppo forte il dolore all'arto operato a giugno. (ANSA).