Ha un pezzo di matita nei polmoni, bimbo salvato a Milano
(ANSA) - MILANO, 28 FEB - Tutto è bene quel che finisce bene, ma è stata una brutta avventura quella capitata a un bambino di 8 anni per colpa di una matita, anzi di un pezzo di matita. Andrea ha iniziato ad avere una forte tosse e poi nelle settimane successive infezioni respiratorie sempre più gravi, tanto da aver bisogno dell'ossigeno, fino a quando è stato necessario ricoverarlo, prima in pediatria e poi in terapia intensiva pediatrica al Policlinico di Milano, dove si è scoperto a cosa erano dovuti i suoi problemi. Un pezzo di matita che aveva inalato gli aveva completamente ostruito il bronco principale destro dei polmoni. Il piccolo è stato quindi sottoposto a un delicato intervento in endoscopia per rimuovere la matita e si è completamente ristabilito. Casi simili non sono rari. Al Policlinico, ad esempio, si contano una dozzina di episodi simili all'anno con bambini, soprattutto di pochi anni o pochi mesi, che ingeriscono o inalano monetine, pezzi di giocattoli, a volte pezzi di cibo non masticati o ancora calamite, tappi di penne o batterie. "I corpi estranei inalati nelle vie aeree sono una causa importante di mortalità e morbilità pediatrica - ha ricordato Giovanna Chidini, responsabile della Terapia Intensiva Pediatrica del Policlinico di Milano. Dell'intervento si sono occupate tre équipe, la Chirurgia Toracica guidata da Mario Nosotti, la Chirurgia Pediatrica guidata da Ernesto Leva e la Terapia Intensiva Pediatrica. Qui Andrea, con accanto i genitori visto che la terapia pediatrica è aperta, ha passato il periodo del trattamento postoperatorio di supporto ventilatorio non invasivo e del programma fisioterapico mirato. "Mettere a disposizione tutte le figure necessarie per trattare casi così complessi - ha rivendicato il direttore generale del Policlinico Matteo Stocco - è possibile solo grazie ad una collaborazione pluriennale tra gli specialisti del bambino e dell'adulto, sia per le specialità chirurgiche che della rianimazione pediatrica. La nostra è una realtà unica nel suo genere, sia a Milano sia a livello regionale (ANSA).