Tante domande da porre al 2020

La lettera di oggi: tante domande fatte direttamente all’anno 2020. E la risposta (con ottimismo) del nostro Direttore.

Tante domande da porre al 2020

Ho molte domande da rivolgerti, terribile 2020: sono domande alle quali probabilmente non sarai grado di rispondermi ma e necessario che te le faccia perché il nostro cuore è ferito e disperato nonostante alcuni spiragli di luce e di speranza leniscano in parte il nostro dolore.
Perché hai oscurato e infestato tutto il mondo con un virus vigliacco e silenzioso che sta provocando la morte di moltissime persone innocenti? Perché molti cittadini, pur tenendo conto delle improvvise difficoltà lavorative ed economiche hanno dimenticato completamente le buone maniere, l’educazione, il rispetto e il sorriso? Perché i nostri politici in uno dei momenti più drammatici della nostra vita hanno fatto ancora una volta una figura vergognosa continuando a litigare a ripetere le stesse cose dimenticandosi dell’aspetto prioritario in questo periodo drammatico: l’aiuto e il sostegno morale ai cittadini italiani che stanno vivendo un incubo infinito. Perché incominciamo a dimenticarci dei veri eroi di questa pandemia: i medici, gli infermieri, e tutti gli operatori sanitari sono stati degli angeli di bontà di coraggio e di sensibilità. Hanno rischiato e sacrificato la loro vita per aiutare il prossimo e hanno sostituito i parenti negli ultimi momenti di vita di moltissime persone, regalando loro nel momento del trapasso sorrisi affettuosi. Perché ci sono ancora negazionisti che offendono la memoria di migliaia di vittime? Perché continua ad esserci il razzismo nel terzo millennio? Perché la tortura, la violenza e la crudeltà aumentano? Perché ci sono ancora morti bianche? Perché non si dedicano particolari attenzioni a tutti i volontari il cui impegno è encomiabile e costante? Perché continuano a morire ogni giorno moltissimi bambini e nessuno parla delle guerre dimenticate in Africa? Perché non prendiamo esempio dai disabili i cui sorrisi dovrebbero scardinare le catene che si trovano nel cuore di moltissime persone? Potrei farti ancora mille domande. Siamo tutti profondamente scossi da tutto quello che e successo nel nostro mondo e non sappiamo quando sarà veramente possibile vedere l’uscita dal mostruoso labirinto in cui ci troviamo. Guardiamo tutti il sole e le stelle. Chiudiamo gli occhi poi riapriamoli e pensiamo con emozione e ai dolcissimi sorrisi dei bambini. Una lacrima di commozione entrerà nei nostri cuori ed essa ci farà riflettere sulla nostra vita in questo periodo di pandemia e ci consentirà di pensare a tutti gli errori che commettiamo, che abbiamo commesso e che commetteremo. La speranza, il sorriso e la bontà esistono ancora e noi ci auguriamo che essi non ci abbandonino e ci accompagnino nel 2021. Buon anno a tutti.

Sandro Wagmeister


 

L’ottimismo che ci porterà nel futuro

Leggendola, mi rendo conto di un fatto: pandemia a parte, molte delle responsabilità sono degli esseri umani che abitano il pianeta e che hanno anche abitato il 2020. Ma saranno sempre donne e uomini meravigliosi a portarci in un’altra stagione. Puntiamo, con ottimismo, su di loro. Perché proprio loro - con il piccolo o grande contributo di ognuno di noi - possono cambiare il mondo. In meglio, ovviamente. Lo so: è più facile guardare ciò che non funziona (come ama fare ad esempio una certa politica, capace di criticare più che di proporre), ma continuo a pensare che molti di noi vedano (e apprezzzino) ogni giorno tutto ciò che funziona, riuscendo sempre a vedere chi si batte per fare (e far fare all’umanità) un piccolo passo.

lettere@ladige.it

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