Boom del pellet, Italia terzo importatore mondiale
Produzione globale aumentata del 16%
Il 2014 è stato un nuovo anno record per il legno in pellet. Stando agli ultimi dati forniti dalla Fao, l'anno scorso la produzione globale è aumentata del 16% raggiungendo i 26 milioni di tonnellate, trainata dalla domanda europea. L'Europa ha prodotto il 60% del totale, seguita dal Nord America con il 33%. Quanto ai consumi, quelli europei rappresentano oltre i tre quarti (78%) di quelli complessivi, mentre quelli statunitensi si attestano al 12%. In base alle cifre della Fao, nel 2014 il commercio del pellet dal Nord America all'Europa è aumentato del 25%.
Il principale Paese importatore è il Regno Unito, seguito da Danimarca e Italia. Al quarto posto c'è la Corea del Sud, che insieme al Giappone ha contribuito a far raddoppiare la produzione e il consumo di pellet in Asia durante l'anno scorso. Il pellet viene ricavato dagli scarti della lavorazione del legno come la segatura e quindi non è direttamente legato all'abbattimento di alberi. «La domanda di pellet come una fonte di energia verde - si legge nel report della Fao - è aumentata in modo significativo dal 2008 e si stima che crescerà ancora, con sempre più nazioni impegnate in azioni di mitigazione del cambiamento climatico».
Più in generale, la produzione globale di prodotti in legno - dai pannelli alla cellulosa e alla carta - nel 2014 ha messo a segno la sua crescita più consistente dalla crisi economica del 2008-2009, con un incremento più massiccio in Asia Pacifico e America Latina. "Le industrie del legno sono state tra quelle colpite più duramente dalla crisi", spiega la Fao. La ripresa "è importante per le economie nazionali e per il sostentamento di milioni di persone che nel mondo dipendono dalle foreste".