Dalla spettacolare eruzione dell’Etna colta dall’obiettivo di Giuseppe Mario Famiani alle Odle splendidamente «catturate» da Roberto Moiola, alla foresta vergine del thailandese Hansa Tangmanpoowadol, fino alle immagini alpinistiche scattate sulle vette del mondo.
Le foto di montagna dell’anno, annunciate durante l’International Mountain Summit svoltosi a Bressanone, vedono i vincitori, quest’anno, equamente distribuiti per tutto il globo.

Oltre 2600 le fotografie giunte da cento nazioni che hanno preso parte all’IMS.Photo.Contest.

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La cerimonia di premiazione si è svolta durante l’International Mountain Summit, e per la prima volta sono stati assegnati quattro Awards.
«La scelta dei vincitori è stata difficile, le foto inviate sono tutte di altissimo livello», spiega Timo Gadde. «La giuria ha cercato negli scatti quel particolare momento in grado di colpire a livello emotivo. I risultati sono stati presentati nella cornice dell’Ims. Ognuna delle fotografie premiate ha immortalato un momento particolare relativo al tema montagna. Complessivamente sono stati versati premi in denaro per 10.600 euro. Per la prima volta sono state presentate quattro categorie con dodici premi. Le istantanee sono state presentate nelle categorie “Mountain Nature”, “Mountain Aerial”, “Mountain Action” e “Mountain Faces”».

Il terzo posto nella categoria “Mountain Nature” è stato conquistato dallo svizzero Tobias Ryser con la sua foto «Die Nebelwelle» (onda di nuvole). Secondo classificato Arne Link, dalla Germania, con la fotografia in bianco e nero «Lost in ICE». Il vincitore è italiano: Giuseppe Mario Famiani è riuscito a scattare un’immagine spettacolare di un’eruzione dell’Etna e si è aggiudicato il Kiku Photo Award 2016.

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Per la categoria «Mountain Aerial», sostenuta dall’azienda «DJI», sono stati premiati i migliori scatti aerei. Roberto Moiola ha conquistato il terzo posto con la sua fotografia delle Odle mentre al secondo posto troviamo il vincitore dello scorso anno, il gardenese Jona Salcher, che ha fissato nella sua immagine denominata «Infinity» la vetta del Cir. Il primo premio é andato al tailandese Hansa Tangmanpoowadol, che stupisce per la ricchezza di colori di una foresta vergine. In un videomesaggio si é rivolto agli spettatori in sala e ha mandato i suoi saluti dalla Thailandia.

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Nella categoria «Mountain Action», sostenuta dal marchio Brixen/Plose, il tema centrale é il movimento in montagna. Al terzo posto é stato premiato il polacco Pawel Franik, che ha partecipato con una foto in bianco e nero scattata negli Usa sul Mount Graham. Secondo classificato l’austriaco Markus Berger con la sua foto «Blick Light Ice Climbing», che mostra un alpinista intento a scalare una cascata di ghiaccio a Thun Klamm. Il primo posto é andato in Iran al fotografo Abedin Mohammadi ed alla sua foto «climbing».

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Nella categoria «Mountain Faces», offerta da Aku, i protagonisti sono le persone che si trovano in montagna e le loro storie. Il bosniaco Adnan Bubalo ha ritratto il suo amico Ivan dalle parti del Cervino sotto una fitta nevicata, e ha conquistato il terzo posto. Al secondo posto è giunto il tedesco Gerhard Heidorn la cui foto ritrae un allevatore alle prese con la sua mucca. Il primo premio é andato all’ungherese Gàbor Garamvàri, che ritrae la pausa di un allevatore di pecore dalle parti della Marmolada.

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