È partita la Goletta dei laghi di Legambiente
È partita ieri mattina la Goletta dei laghi di Legambiente, che ogni estate monitora la salute dei bacini lacustri italiani e dei loro ecosistemi. Con questa edizione, realizzata con il contributo di Conou e Novamont, prendono il via anche tre novità: l'analisi della presenza di microplastiche fino a 70 metri di profondità, grazie alla collaborazione con ENEA, la ricerca di comunità microbiche sulle microplastiche rinvenute - la cosiddetta plastisfera, potenziale veicolo di elementi patogeni dannosi per l'ecosistema e per l'uomo - grazie alla collaborazione con l'Istituto di Ricerca sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IRSA-Cnr), e il primo monitoraggio di un fiume alla ricerca delle microplastiche, l'Isonzo in Friuli Venezia Giulia e nel suo tratto sloveno dove il suo nome è Soça. La Goletta dei laghi, come fa da un decennio, rileverà le principali fonti di criticità per gli ecosistemi lacustri: gli scarichi non depurati e inquinanti, la cementificazione delle coste, la captazione delle acque, l'incuria e l'emergenza rifiuti, in particolare l'invasione della plastica, che non riguarda soltanto mari e oceani, ma anche fiumi e laghi, come dimostrano i dati, presentati oggi, del monitoraggio delle microplastiche raccolte durante la scorsa edizione.
La Goletta dei Laghi, nel 2018, ha sottoposto a indagine il lago d'Orta in Piemonte, il Maggiore tra Lombardia e Piemonte, il lago di Como e l'Iseo in Lombardia, il lago di Garda tra Lombardia e Veneto e il lago di Cavazzo in Friuli-Venezia Giulia, il Trasimeno in Umbria, il lago di Bracciano e quello di Paola nel Lazio. Per quanto riguarda le microplastiche, il lago Maggiore ha riportato la densità maggiore con oltre 100 mila particelle per chilometro quadrato, il lago d'Orta quasi 63mila, il Garda una densità media di oltre 36 mila particelle ogni chilometro quadrato, il Lario circa 28.500 e l'Iseo 11.500. Nei laghi dell'Italia centrale, sono state rilevate quasi 9.400 particelle per chilometro quadrato nelle acque del Trasimeno e 65.500 nel lago di Bracciano. Nei laghi di Cavazzo e di Paola è stato prelevato solo un campione e non sono state rilevate microparticelle di plastica. La maggiore concentrazione di microplastiche nei laghi è stata rilevata dove c'è una possibile fonte puntuale come ad esempio scarichi. "Sono ancora tante le criticità che rileviamo con la Goletta", ha detto il direttore generale di Legambiente Giorgio Zampetti. "Sul fronte della depurazione soprattutto la situazione fatica a migliorare: continuiamo a scaricare in mare, nei laghi e nei fiumi circa il 25% delle acque di fognatura, non opportunamente depurate". (