Brigitte Bardot dura con Fugatti «Libera gli orsi dalla prigione Comportati da essere umano»
Brigitte Bardot, in veste di presidente dell'omonima fondazione animalista, scrive una lettera aperta caustica al numero uno della Provincia autonoma di Trento.
L'attrice e ambientalista attacca la politica delle cattura e la segregazione nel recinto del Casteller degli orsi che l'ente trentino considera problematici.
«Comportati da essere umano», scrive la celebre attrice invitando Fugatti a cambiare politica e anticipando che in caso contrario «la reazione sarà implacabile».
«In seguito alle interferenze delle autorità, tre orsi del programma sono diventati prigionieri della struttura Casteller: DJ3, M57 e M49, meglio conosciuto con il nome di “Papillon”. Sono detenuti in questo centro. Secondo un'indagine, sono addirittura sedati e in pessime condizioni fisiche. Quello che lei fa subire a questi orsi innocenti è non solo spregevole e inumano, ma anche un'appropriazione indebita - un gravissimo abuso di fiducia», denuncia Brigette Bardot nel testo, che porta la data del 10 dicembre 2020.
Nella lettera si invita anche la Provincia autonoma, «se non in grado» di gestire la reintroduzione, «a riportare gli orsi in Slovenia, dove sono stati catturati»; ma in realtà, come noto, gran parte degli orsi "trentini" sono nati nel Brenta (erano una decina quelli importati vent'anni fa per avviare il progetto di ripopolamento).
In ogni modo, Brigitte Bardot invia un monito severo a Fugatti: «Questa è tutta colpa tua, quindi dai la libertà a questi orsi che non meritano, mio Dio no, la dura punizione così ingiusta che stai dando loro. Altrimenti creerò uno scandalo globale sostenuto dai nostri numerosi partner internazionali e ti giuro che non ti risparmierò».
LA LETTERA APERTA