Provincia, ecco la strategia per abbattere i gas serra da qui al 2030. Ora il nuovo Piano energetico è sottoposto alla valutazione pubblica
Obiettivo -55% di gas serra nel 2030 rispetto ai livelli del 1990.
È questa la linea indicata dal nuovo Piano energetico provinciale che oggi la giunta trentina ha approvato in via preliminare.
«Un traguardo ambizioso - si legge in una nota di piazza Dante - quello contenuto nel documento, frutto di oltre due anni di approfondito impegno da parte dell’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia assieme ad un gruppo di lavoro del quale hanno fatto parte l’Università degli Studi di Trento, la Fondazione Bruno Kessler e la Fondazione Edmund Mach. Con l’approvazione preliminare del Piano - oggi, da parte della giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore all'urbanistica e ambiente Mario Tonina - parte ora la fase di consultazione pubblica del documento, in previsione dell’approvazione definitiva prevista a giugno 2021».
Tonina: più efficienza e rinnovabili
Tonina descrive così lo scenario: «Il Piano affronta un periodo strategico che va da qui al 2030, nel quale i temi energetici e ambientali diverranno sempre più importanti.
Abbiamo di fronte l'attuazione del Green Deal europeo ma anche, ad esempio, il rinnovo delle Grandi Concessioni Idroelettriche in Trentino.
La Provincia in questo documento affronta perciò in anticipo alcuni temi importanti, indagandone alcuni con spirito pionieristico e recependo al tempo stesso le normative europee.
Inoltre affronta nei dettagli il tema del contrasto alle cause del cambiamento climatico, attraverso l’efficientamento dei sistemi energivori e la transizione verso forme di energia rinnovabile».
Aumento dell'idroelettrico
L'ente pubblico spiega poi le caratteritiche del Piano: «Racchiude in sé sia le azioni di mitigazione del cambiamento climatico previste dalla Legge provinciale 19 del 2013, che prevedeva la riduzione del 50% delle emissioni al 2030, sia il nuovo limite definito dall’ultimo emendamento alla Climate Law europea che porta il target al 55%.
Il precedente piano 2013-2020 ha terminato il suo periodo di validità. Per la redazione del nuovo strumento di programmazione energetica si è partiti dalla redazione del bilancio dei consumi energetici nel periodo 2014-2016. Si è poi lavorato nel delineare quelli che saranno gli scenari al 2030, tenendo conto delle previsioni legate al cambiamento climatico in termini di temperatura, precipitazioni e qualità dell’aria. Sono stati declinati gli scenari per il comparto edilizio privato e pubblico (responsabile del 40% delle emissioni), il settore industriale, la mobilità sostenibile, per fare in modo di efficientare in maniera intelligente i vari settori, lavorando sul patrimonio esistente e sulla transizione verso nuove abitudini.
Sono anche state indagate le modalità di implementazione delle fonti di energia rinnovabile: la produzione dell’energia idroelettrica, l’estensione della distribuzione del gas naturale, la nascita di comunità energetiche, la valorizzazione della biomassa legnosa, la produzione di biogas e sono anche state tracciate proposte per azioni di governance territoriale.
Dodici strategie e 81 azioni
Ne sono nate 12 strategie, poi declinate in 81 azioni, che interessano trasversalmente i vari settori. È importante sottolineare che solo agendo assieme su tutti i fronti si possono raggiungere gli obiettivi pianificati. Dopo l’approvazione preliminare si aprirà il periodo di consultazione. Contestualmente alla pubblicazione sul sito istituzionale della delibera, il documento preliminare del Piano energetico, assieme all'allegato rapporto ambientale, sarà consultabile sul sito dedicato.
Per favorire la diffusione dei suoi contenuti, oltre al confronto con il Consiglio delle autonomie locali e la discussione nella 3^ Commissione consiliare, i tecnici dell’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia promuoveranno momenti di ascolto dedicati alle categorie. Assieme al Piano sarà reso pubblico un calendario di date nelle quali, su prenotazione, sarà possibile partecipare ad un confronto. Una iniziativa che si aggiunge a quanto previsto dalla normativa che prevede che, nel periodo di deposito chiunque possa presentare osservazioni al Piano trasmettendole ad aprie@pec.provincia.tn.it.