Pompei, per i turisti arriva il braccialetto elettronico
Sono stati 35 i turisti che, nel primo giorno della sperimentazione del «braccialetto d'uscita» dagli Scavi di Pompei, hanno usufruito di questa nuova opportunità offerta dalla Soprintendenza ai visitatori dell'area archeologica.
Si tratta del primo sito culturale che in Italia ha dato avvio a questa innovazione. Ora ci si attende un incremento delle richieste, via via che si diffonde la notizia.
I turisti possono chiedere il «braccialetto d'uscita e rientro» negli Scavi solo alle biglietterie della Porta Anfiteatro, dove è stato installato un lettore che consente di rientrare nella Pompei archeologia fino a tre volte. In tal modo, c'è la possibilità di intervallare la visita agli Scavi con passeggiate all'esterno del sito, per effettuare dello shopping o anche per una pausa gastronomica o una visita alla Basilica della Vergine del Rosario.
Effettuati i tre ingressi, il braccialetto si smagnetizza e non sarà fruibile il giorno seguente. Si tratta, infatti di una fascetta in cartoncino magnetizzato basato sulla tecnologia «Rfid» (radio-frequency identification) che impedisce falsificazioni o scambio con altri visitatori. L'auspicio è che il nuovo «braccialetto» degli Scavi movimenti l'economia turistica della città di Pompei che da sempre soffre per un modello di turismo mordi e fuggi dal quale non riesce ad emanciparsi.
Gianluca Machetti, presidente della Confesercenti di Pompei, è scettico sui risultati che potrà dare il «braccialetto». «Il nostro vero problema è la gestione dei flussi turistici - spiega Machetti - Il gran numero dei visitatori degli Scavi sono gruppi di crocieristi che vengono scaricati in migliaia a Porta Marina e da lì ripartono dopo due ore di visita al sito archeologico. A rientrare con il braccialetto sarà al massimo la famigliola che già di suo ha organizzato un tipo di giornata simile, cioè visita agli Scavi e poi ristorantino locale». Per gli operatori commerciali di Pompei, dunque, l'auspicio è che il braccialetto assicuri in futuro un rientro agli Scavi nell'arco di due giorni. «In questo modo, come già accade per i parchi a tema - commenta Machetti - il tour operator organizzerebbe pacchetti turistici che includono la permanenza dei gruppi turistici sul territorio».