Turismo, vacanze di Natale da record Fino all'Epifania le strutture ricettive piene
Tutto esaurito per l'ultimo week end delle vacanze natalizie: sono pochissimi i posti liberi nelle strutture ricettive, alberghiere ed extralberghiere, delle valli del Trentino. Per questa stagione invernale i turisti, in particolare gli italiani, sfrutteranno fino all'ultimo le feste di Natale. Anche se il tempo medio di permanenza in vacanza non pare aumentare e si attesta tra i 3 ed i 5 giorni. È comunque boom per l'intero periodo che va da Natale all'Epifania: «un'esplosione» di presenze in tutte le località turistiche trentine, con incremento percentuale in doppia cifra rispetto agli anni precedenti (i dati ufficiali ancora non sono disponibili, si tratta di una percezione comune a tutte le Apt d'ambito). E questo in gran parte grazie al «paesaggio da cartolina» offerto dall'abbondante neve caduta a partire dalla fine di novembre. Così gli italiani (che nelle festività di fine anno costituiscono la quasi totalità delle presenze) si sono fatti guidare dal desiderio di sciare o, comunque, di vivere la magia regalata dalla «bianca regina», arrivando in massa nelle nostre valli imbiancate. A trascorrere le vacanze in Trentino sono per lo più turisti provenienti da Lazio ed Emilia Romagna, Toscana e Lombardia, Veneto. Tuttavia, a detta dei responsabili delle Apt d'ambito intervistati, la presenza della neve naturale ha favorito anche il «ritorno» sulle piste e per i boschi innevati di moltissimi trentini (questo ovviamente non emerge dal numero di pernottamenti).
«Fino a domenica prossima 7 gennaio siamo al completo - dichiara il direttore dell'Apt di Fiemme Bruno Felicetti - E questo anche grazie al Tour de Ski, che porta con sé atleti e giornalisti a riempire parecchie stanze». Felicetti parla di «record dei record» per le festività natalizie: «Strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere hanno fatto il "pieno" - racconta - Tanto che si è verificato qualche disservizio in termini di parcheggi, viabilità e skibus a causa dell'altissimo numero di persone presenti».
Entusiasmo e voglia di sciare anche in val di Fassa. «Gli italiani avevano grande voglia di riscoprire la neve», commenta il direttore dell'Apt di Fassa Andrea Weiss. «Ci aspetta un altro fine settimana da tutto esaurito, all'insegna di un boom di presenze che non si vedeva da anni - dice - La clientela italiana si contraddistingue per l'elevato turn over: gli operatori turistici sono stati davvero bravi a gestire partenze ed arrivi praticamente tutti i giorni». Anche i trentini in visita giornaliera non sono mancati: per sciare, ma anche per sperimentare la nuova cabinovia del Ciampac.
In val di Sole si contano circa un terzo di presenze in più rispetto al 2016. «Nel periodo natalizio i passaggi ai tornelli hanno registrato in media un più 35% - testimonia il presidente dell'Apt Val di Sole Luciano Rizzi - Ed il prossimo week end in termini di presenze si annuncia ottimale, indipendentemente dal meteo. Che nella stagione invernale incide meno: la neve naturale ed l'atmosfera che questa riesce a creare fanno da traino per la vacanza in montagna. E se non si può sciare per pioggia o neve, diventano gettonatissime le attività alternative (wellness, escursioni, enogastronomia)».
A Campiglio il 2018 è iniziato col botto. E non solo per la partecipatissima festa in piazza. «Sono molti i turisti italiani che hanno scelto come periodo di ferie quello di inizio anno, invece dei giorni compresi tra Natale e Capodanno - afferma il presidente dell'Apt di Campiglio Adriano Alimonta - Inoltre si nota un ritorno della clientela russa, le cui festività sono posticipate rispetto a quelle cristiane e cadono nelle prime settimane di gennaio». Boom di turisti anche per il ponte di Sant'Ambrogio e per Natale.
Paganella per famiglie. «Per il prossimo week end siamo al completo. Ma, in realtà, tutto il periodo natalizio è andato molto bene - dichiara il direttore dell'Apt Dolomiti Paganella Luca D'Angelo - Il nostro target è rappresentato dalle famiglie, che quest'anno sono accorse in massa». Non solo sci, ma ski park per bambini e ragazzi, passeggiate, escursioni, pattinaggio su ghiaccio. E tanta, tanta neve. «A sensazione - spiega - anche il tempo medio di permanenza si è innalzato, raggiungendo quota 5 giorni». Per la prossima settimana, poi, le prenotazioni rimangono buone grazie all'evento «Family festival» (dal 7 al 14 gennaio).
Trento, tra neve, cultura e mercatini. «Quasi tutte le strutture ricettive aperte sono al completo ed il livello di presenze è ottimale», così il presidente dell'Apt di Trento, Valle dei Laghi e monte Bondone Franco Aldo Bertagnolli. Va sottolineato che la città capoluogo unisce l'offerta dei mercatini a quella culturale (entrambe in calo nel mese di dicembre rispetto al 2016), ma consente di sciare e godere della neve grazie al vicino monte Bondone (dove le presenze aumentano in relazione al 2016).
Fino a 2.000 euro per una stanza
Il Trentino turistico offre un numero limitato di posti letto anche per le prenotazioni online: il portale Booking.com rivela che l'81% delle strutture ricettive convenzionate non ha più stanze disponibili per il week end tra venerdì 5 gennaio e domenica 7 gennaio (camera ideale per ospitare due adulti ed un bambino).
In particolare, la località preferita dai turisti (ovvero quella che ha meno stanze libere sull'online) è Campiglio: solo il 5% degli hotel che si individuano sul portale hanno ancora qualche posto libero. Ed il prezzo medio per le strutture di Madonna di Campiglio varia tra i 600 euro per i tre stelle fino a quasi 2.000 euro nel casi di cinque stelle (a Pinzolo i prezzi sono inferiori di qualche centinaio di euro).
Segue la Val di Fiemme, in cui solo l'8% degli alberghi proposti da Booking.com offre la possibilità di prenotare. Ed i costi sono un po' inferiori: per un tre stelle a Cavalese, Predazzo o Tesero si devono sborsare circa 400 euro. Molto gradita agli ospiti anche la vicina Val di Fassa, dove rimangono solamente il 10% di hotel in grado di accettare prenotazioni. Anche in questo caso il prezzo medio per due notti in un tre stelle di Canazei o Moena è di 400 euro.
In Val di Sole il 16% delle strutture è accessibile a chi volesse riservare una stanza, in prevalenza nella zona del Tonale oppure nei dintorni di Pellizzano e Ossana (Folgarida e Marilleva sono praticamente full). Con circa 400 euro si prenotano 2 notti in un albergo tre stelle.
Stop alle prenotazioni in quel di Andalo. Mentre c'è più margine a Molveno e Fai della Paganella dove, comunque, il 92% di strutture al completo. Con 350 euro è possibile riservare una stanza per due notti in un albergo a tre stelle. Da sottolineare che la disponibilità di camere è ridotta: rimane solo qualche appartamento libero.
A Trento, infine, solo il 68% degli hotel sul portale di prenotazione online sono al completo. Per trascorrere due notti nel capoluogo (in categoria tre stelle) servono in media 200 euro.