I nuovi vini trentini in mostra Al Vinitaly anteprime e classici
Da domenica 15 a giovedì 18 aprile, si svolgerà, nel quartiere fieristico di Verona l’edizione numero 52 di Vinitaly, la più importante fiera enologica internazionale con 4200 espositori provenienti da tutto il mondo. Un evento che vedrà anche quest’anno il Trentino, unito un mese fa da Trentino Marketing al Castello del Buonconsiglio, per la presentazione degli eventi enogastronomici 2018, presente con lo stand istituzionale coordinato dal Consorzio Vini al padiglione 3.
Saranno 1500 i metri quadrati riservati al Trentino dove esporranno 50 aziende e ci saranno gli stand del Consorzio vini del Trentino, l’Istituto TrentoDoc e l’Istituto agrario di San Michele. Nello stesso padiglione 3 saranno presenti alcune cantine dei vignaioli e i grandi stand delle aziende cooperative: Cavit, Mezzacorona, Lavis, Cantina di Toblino. Ci sarà poi Ferrari e alcune aziende di distillati: Marzadro e Bertagnolli. La maggior parte degli aderenti al Consorzio dei vignaioli del Trentino saranno all’interno del padiglione 8 con una collettiva.
Sono molte le aziende che considerano Vinitaly un punto fermo ed imprescindibile per la promozione dei propri vini. In questa occasione vengono presentati i primi vini bianchi della vendemmia del 2017. Per quanto riguarda i rossi solitamente se ne parla l’ autunno, perche hanno bisogno di tempi più lunghi per l’affinamento. Le aziende vitivinicole, data l’importanza dell’evento, presentano dunque a Vinitaly le loro novità.
Il Gruppo Mezzacorona come ci conferma il direttore Fabio Maccari presenta, oltre ai vini certificati Sqnpi (Sistema di Qualità Nazionale della Produzione Integrata) ben 4 nuove etichette. «Al Vinitaly 2018 - dice Maccari - le nostre novità saranno il Castel Firmian Marzemino Trentino Doc Superiore 2016, frutto di una attenta preparazione e delle migliori uve della zona Doc della Vallagarina, il Castel Firmian «Dabèn» Moscato Rosa Trentino Doc 2016, il Teroldego Rotaliano Doc Superiore 2017 senza solfiti aggiunti, con un alto livello di salubrità e il potente rosso siciliano Hedonis Sicilia Doc Riserva 2015, eccellenza della produzione di Nero d’Avola di Feudo Arancio. Mi preme sottolineare come la certificazione Sqnpi vada nella direzione della sostenibilità dei nostri vini. Un aspetto importante per il Gruppo Mezzacorona, attento all’ambiente e alla salubrità del vino, come richiedono sempre più i consumatori consapevoli. In Sicilia, date le caratteristiche dei nostri terreni vitati, siamo in conversione biologica».
La Cantina Lavis Valle di Cembra presenterà tre nuovi vini. Due TrentoDoc di Cesarini Sforza: il 1673 Noire Nature 2012, 100% Pinot nero e dosaggio zero e l’Aquila Reale 2008. Per quanto riguarda la Cantina Lavis sarà presentato Diaol 2016, uno Chardonnay in purezza. Cavit, la cantina di Ravina, presenterà come novità il Riesling renano «una tantum» 2014. Un vino in edizione limitata 7838 bottiglie prodotte in un’annata, il 2014, non facile, ma che ha dato un Riesling di pregio da collezione.
Il colosso dello spumante Ferrari di Ravina, leader mondiale dello spumante, dopo aver acquisito in toto la Bisol, presenterà, il Prosecco Superiore. Questo prosecco verrà degustato in anteprima dagli operatori del settore e dalla stampa e al pubblico, con un evento dedicato nel pomeriggio di domenica 15 aprile.
I Zeni, vignaioli di Grumo San Michele presentano la «Nosiola Schwarhof» . «Il progetto Schwarzhof - dice Rudy Zeni - nato nel 2013, prosegue la sua evoluzione confermando la sua voglia di crescere e sperimentare. Dalle colline dei Sorni, culla di diffusione storica della varietà Nosiola, nasce un’uva in produzione biologica dal grande potenziale legato alle condizioni climatiche ottimali che solo Maso Nero può dare. Altezza dei 550 metri, terreno dolomitico, allevamento a spalliera, 30 anni di età delle viti, bassa produzione ad ettaro sono gli elementi cardine per poter affrontare una via diversa di vinificazione. Nosiola Schwarzhof vuole esprimere al meglio le caratteristiche varietali che il vigneto ci dona: nella buccia di questa varietà sono infatti racchiusi sapori e profumi che una classica vinificazione in bianco non riesce a liberare nel mosto e quindi nel vino».
La cantina Pojer e Sandri di Faedo presenta tre novità. Abbiamo realizzato - dice Mario Pojer - i grandi formati per lo spumante metodo classico: tre litri sei litri, di Spumante Brut Rosè dei vigneti di Faedo. Inoltre abbiamo realizzato una riserva del nostro Brandy di 30 anni, edizione limitata, solo 300 bottiglie. Nel 1986 partì il nostro brandy ora abbiamo fatto una Couvè delle prime tre annate. Curiosa la bottiglia, recuperata al Museo dei Usi e costumi di San Michele si chiama nabel flasche bottiglia ombelicale, creata dalla Vetri Speciali ex Whirpool. A Vinitaly prenseteremo anche il nostro aceto biologico».
Pisoni di Sarche, freschi dell’inaugurazione alla torchiature delle uve appassite di Nosiola per il vino Santo, del nuovo «antico» torchio presenta anteprima il Mesum 2017. «Si tratta di un vino bianco - dice Marco Pisoni - frutto del vigneto creato come riportato nel quadro del ciclo dei mesi di Torre Aquila al Castello del Buonconsiglio. Anche il torchio è stato realizzato sul modello di quel quadro. Le uve del Mesum sono state e raccolte a mano e pigiate con i piedi e fermentate con le bucce».