Guida Michelin, in Trentino brillano Peter Brunel e Alfio Ghezzi al Mart
Oggi è stata presentata la 66a edizione della Guida Michelin Italia, in occasione della quale sono state annunciate le nuove stelle Michelin. Ha fatto inoltre il suo debutto il nuovo pittogramma dedicato alla sostenibilità – la stella verde – assegnato agli chef che promuovono una cucina più sostenibile.
Tra le 29 le novità stellate che hanno delineato un nuovo firmamento in tredici regioni della penisola, figurano 3 new entry e 26 novità , per un totale di 371 ristoranti stellati. Confermati tutti gli 11.
Per il trentino, salutano la stella Michelin lo chef Alfio Ghezzi (ristorante Alfio Ghezzi Senso al Mart di Rovereto) e Peter Brunel (ristorante Peter Brunel Restaurant Gourmet di Arco).
Il ristorante di Arco merita un altro riconoscimento: il
Premio Michelin servizio di sala 2021 by Intrecci – Alta Formazione di Sala, assegnato a Christian Rainer, del Peter Brunel Ristorante Gourmet.
L’evento, trasmesso in Live streaming, è stato condotto da Petra Loreggian con la partecipazione di Federica Pellegrini che, in qualità di Ambassador Michelin, ha annunciato i nomi dei 13 chef ai quali è stato assegnato il simbolo della sostenibilità, la “stella” verde .
Sono tre le novità che portano i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le Michelin, a 37:
Ristorante D’O - San Pietro All’Olmo (MI) che per i critici «Non ha bisogno di presentazioni: è uno chef che ha anticipato tendenze aprendo porte prima di altri, percorrendo strade nuove che hanno – è il caso di dirlo – spopolato, come la sua “cucina pop”. Ma cenare nel suo ristorante significa conoscere Davide Oldani in una dimensione nuova, densa di ricordi gastronomici ed emozionanti esplorazioni. Tanta attenzione ai giovani e alla formazione sui valori del territorio gli valgono anche la Stella Verde!»;
Il Ristorante Harry’s Piccolo - Trieste: «Trieste, ponte fra culture e crocevia di scambi, ha trovato la sua traduzione gastronomica nella straordinaria cucina di Matteo Metullio. Da vero triestino aperto al mondo, per arrivare nelle cucine del suo Harry’s Piccolo i migliori prodotti affrontano talvolta lunghi viaggi – è il suo credo, il “km vero” – per venire combinati in una sintesi armonica ed originale, riuscitissimo incontro fra classicità ed innovazione.
Il ristorante Santa Elisabetta - Firenze. «Si dice che i cuochi campani abbiano la cucina nel sangue e che, dentro o fuori la propria regione, sappiano esprimersi ai più alti livelli. Rocco De Santis non fa eccezione e porta la sua scuola culinaria ai più alti livelli: un’esplosione di colori e fantasia che accende il cuore di Firenze».
Gli altri che «valgono il viaggio» sono Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.
26 le novità per un totale di 323 ristoranti. Tra questi sedici sono under 35, quattro dei quali under 30.