Le abilità mentali collegate allo sport Le lezioni del Coni con una psicologa
E’ un tema di notevole importanza. Le potenzialità e le possibilità offerte dalla mente umana possono migliorare il rendimento di un atleta? Cosa accade quando ad essere allenate non sono solo le abilità motorie, ma anche quelle mentali? I genitori, parte del processo educativo-formativo possono influenzare realmente il rendimento sportivo? Sono queste alcune delle domande a cui la dott.ssa Erika Panizza, psicologa del lavoro e dello sport darà una risposta nel programma formativo proposto dalla Scuola Regionale dello Sport del CONI di Trento. Il seminario prevede due incontri: il primo, martedì 18, avrà un “taglio” dedicato in particolare ad atleti e genitori senza escludere i tecnici. Obiettivo: dimostrare come la psicologia dello sport possa essere un reale supporto per i giovani impegnati nell’attività sportiva e per i loro genitori ed allenatori, profili questi ultimi impegnati nella gestione dell’equilibrio educativo-formativo e della performance sportiva. L’accento cadrà anche sulla gestione dell’ansia da prestazione, con la regolazione dell’attivazione (arousal) nei processi delle attività cervello-mente-corpo-ambiente, e sulla connessione tra Goal Setting e motivazione. In seguito verranno citati alcuni esempi tratti dalla programmazione neurolinguistica (PNL) al fine di chiarire come la qualità dell’allenamento sportivo giovanile dipenda in gran parte dall’efficacia comunicativa dell’allenatore e dei genitori.
Il secondo incontro previsto per giovedì 20 novembre è rivolto esclusivamente ai tecnici sportivi di I, II e III livello. La docente entrerà nel merito delle tecniche per migliorare la prestazione sfruttando al meglio le abilità mentali, condividendo esempi concreti grazie alla sua personale esperienza con atleti di alto livello. La serata si svilupperà a partire dal presupposto della formula della performance Sportiva, per poi comprendere al meglio come l’allenamento delle abilità mentali (PST - psychological skills training) rappresenti un supporto psicologico nella gestione delle interferenze interne.
«La psicologia dello sport si pone nella logica di sostenere, supportare l’atleta, accompagnandolo lungo un percorso di consapevolezza», ha dichiarato il prof. Adriano Dell’Eva, direttore della Scuola Regionale dello Sport del CONI di Trento. «Si tratta di un processo in grado di rendere l’atleta determinato, motivato, fiducioso dei propri mezzi – ha precisato Dell’Eva -. Un punto di inizio può essere l’analisi delle proprie fragilità e la corretta assimilazione della sconfitta, ma si tratta di qualità che, come il corpo, devono essere allenate e formate nel tempo. Valida e brillante, a tal proposito è l’affermazione di un noto spot pubblicitario in voga qualche anno fa: “La potenza è nulla senza controllo”».
Per iscrizioni ed ulteriori informazioni: trento.coni.it/trento/scuola-regionale
Eventi gratuiti.
Iscrizione obbligatoria entro lunedì 17 dicembre 2018. Le lezioni si terranno dalle ore 19 alle ore 21 in sala Rusconi.
Scuola dello Sport
Istituita dal CONI nel 1966 come Scuola Centrale dello Sport, la struttura cura la formazione, l’aggiornamento, il perfezionamento e la specializzazione dei tecnici di Organizzazioni Sportive, Federazioni Sportive Nazionali e del CONI stesso, promuovendo il progresso di studi e ricerche volti ad utilizzare, nel campo dello sport, i risultati di varie discipline tecniche e scientifiche.
Nel 1978, l’ente assume la denominazione "Scuola dello Sport", ampliando i suoi i compiti istituzionali: formazione ed aggiornamento dei quadri tecnici e dirigenziali delle Federazioni Sportive Nazionali, in collaborazione con le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva assieme alle Università e ad altri Istituti di ricerca scientifica sia italiani che stranieri. Promozione della cultura sportiva e ricerca scientifica applicata tramite attività di documentazione e divulgazione sono ad oggi le principali attività della Scuola.
Le Scuole Regionali sono deputate all’attività di formazione, documentazione, ricerca e diffusione culturale in ambito sportivo a diretto contatto con gli operatori.