Da Trento (Fbk) a Berlino Stock consulente della Merkel
Se li chiami i Messi e Ronaldo dell’intelligenza artificiale, ti guardano un po’ storto. Fatto è che nel loro campo Oliviero Stock e Paolo Traverso sono due campioni da esportazione. Due numeri uno apprezzati da «allenatori» all’estero prima che nel Bel Paese. Stock (a sinistra nella foto), che un anno fa ha ottenuto l’Aquila di San Venceslao della Provincia di Trento per gli alti meriti raggiunti in campo scientifico e per il contributo eccezionale dato allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, è stato scelto dal Governo di Angela Merkel ed è diventato consulente scientifico del ministro della istruzione e della ricerca.
Paolo Traverso, che dal 2008 dirige il centro Ict-Tecnologie dell’informazione e della comunicazione di Fbk (288 tra ricercatori, sviluppatori e project manager, tra cui 80 dottorandi), invece, da gennaio è diventato consigliere scientifico del Dfki, il Deutsches Forshungszentrum für Künstliche Intelligenz di Saarbrücken, il più importante istituto a livello mondiale in materia. Lo stesso istituto cui in passato aveva per anni collaborato Stock.
Questioni di scelte strategiche del sistema Paese. Nessuno è profeta in patria, come sempre. E parlano i fatti. Esattamente nel marzo di due anni fa, Traverso fu chiamato a Berlino, a rappresentare l’Italia al summit del G20, per parlare di intelligenza artificiale per il futuro dell’Industria 4.0. Alla fine dello scorso dicembre, però, quando il ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha selezionato la trentina di esperti per elaborare una strategia nazionale sull’intelligenza artificiale, s’è dimenticato di Fbk (che pure si era candidata), nonostante i risultati in ambito Ict. È un treno lento, in generale, quello della ricerca in Italia, quando altrove si corre.
«Il ministro tedesco» spiega Stock «mi ha chiamato a far parte del comitato di valutazione della ricerca sull’intelligenza artificiale in Germania. È il Paese in Europa dove si investe di più. Il governo Merkel ha stanziato 3 miliardi di euro in più di fondi pubblici per l’intelligenza artificiale». Il compito di Stock è quello di contribuire a definire le linee guida e le priorità di spesa. «Ma anche in Francia c’è una forte iniziativa» interviene Traverso «Hanno finanziato l’avvio di 5 centri specifici sull’intelligenza artificiale, da Parigi a Tolosa, a Grenoble...».
E l’Italia? «Potrebbe sfruttare meglio» risponde Stock «la nostra esperienza in Fbk». Qui, a Povo, è partita l’avventura negli anni Ottanta, con Luigi Stringa che chiamò all’allora Irst Oliviero Stock. Ma quella era un’epoca in cui la politica aveva il coraggio della visione. È grazie al treno partito in quegli anni, e che anche le Giunte Dellai hanno poi sostenuto, che l’Ict made in Fbk si è fatto conoscere a livello internazionale. L’aria è cambiata con la Giunta Rossi che nel 2014 (con gli assessori Sara Ferrari alla ricerca e Alessandro Olivi allo sviluppo economico), collocò le Ict tra le «tecnologie abilitanti», puntando su quattro aree prioritarie su cui far convergere risorse: qualità della vita, agrifood, meccatronica, energia e ambiente.
Vista con gli occhi delle imprese del settore, una scelta incomprensibile. Anche grazie alle scelte pubbliche del passato, dalla istituzione del dipartimento di informatica all’Università agli investimenti in Fbk, il comparto Ict in Trentino è letteralmente esploso: negli anni della crisi, ha triplicato gli addetti (oggi sono 5 mila, in circa 800 aziende tra cui i big come Gpi e Dedagroup), mentre il settore delle costruzioni li ha dimezzati. Stock e Traverso fanno però intendere che è possibile rimettere in corsa il treno. «Dal 2010» dice Stock «Trento è sede dell’Eit Digital. E oggi che l’Europa, con una direttiva generale che chiede agli stati membri di sviluppare linee strategiche nazionali, Trento potrebbe diventare una sede dell’Istituto europeo di intelligenza artificiale». Sottinteso: anche grazie a quella credibilità internazionale che ha portato il governo della Repubblica federale tedesca a chiedere «aiuto» ai Messi e Ronaldo di Fbk.
«Un rinnovato supporto della politica provinciale sarebbe importante» auspica Stock. Quanto alle ricadute della ricerca e ai rapporti con il mondo delle imprese trentine, Traverso, piuttosto che distinguere tra ricerca di base e ricerca applicata, preferisce parlare di «ricerca di frontiera e di serie A». E Stock rinforza il concetto: «Il ruolo della ricerca è andare verso la frontiera: se la ricerca è concepita come risposta alle esigenze immediate della produzione, in poco tempo morirebbe». Circa i rapporti con le imprese, Traverso chiarisce: «Anche dal punto di vista finanziario, l’investimento fatto in passato dalla Provincia è positivo. Abbiamo 27 start up che girano attorno a Fbk, per circa 300 posti di lavoro. Oggi le imprese trentine dell’Ict investono e hanno difficoltà a trovare personale. Noi lavoriamo con aziende come Gpi e Dedagroup, con cui abbiamo laboratori congiunti di ricerca. Perché è la contaminazione che conta e fa crescere».