Sono ben 68 le persone, quasi tutti giovani tra i 20 ed i 28 anni, oltre ad 8 minorenni, che sono state denunciate dai carabinieri di Borgo Valsugana, dopo essere stati sorpresi mentre - su un terreno privato poco lontano dagli impianti del Brocon - prendevano parte ad un rave party.
I ragazzi sono stati raggiunti e identificati dai militari dell’Arma nella tarda mattinata di domenica 20 luglio, dopo che i carabinieri già nel corso della notte avevano ricevuto numerose segnalazioni riguardo ad un insolito e cospicuo traffico di veicoli dall’abitato di Castello Tesino ai boschi verso il passo, con alcuni ragazzi che avevano anche chiesto a residenti del luogo la strada per raggiungerlo, riferendo di doversi recare - genericamente - ad una festa.

Dalla mattinata, dunque, i militari hanno iniziato a perlustrare la zona, arrivando alla radura sede del raduno solo grazie alla musica che si sentiva in lontananza: il luogo prescelto si trovava, infatti, ben celato all’interno della vegetazione, a quota 1.750 metri. In zona si trovava un gazebo e tutt’attorno era stato allestito un impianto per la diffusione di musica. I carabinieri della locale stazione hanno dunque chiesto rinforzi e sul posto è giunto anche altro personale della compagnia borghigiana, oltre alla guardia forestale e ai vigili del fuoco volontari di Castello. Alcuni dei soggetti identificati hanno a loro carico precedenti specifici: tutti verranno denunciati per invasione di terreni privati e, nei prossimi giorni, a carico di alcuni di essi  verrà anche richiesto alla questura il foglio di via da Castello Tesino.

Oltre alla denuncia, a carico di 19 persone - proprietari delle auto posteggiate nel bosco - scatterà la sanzione per essere entrati in strada forestale senza permesso. All’organizzatore, un 17enne feltrino, è stato contestato l’illecito organizzazione di spettacoli senza autorizzazione: l’Arma ha proceduto al sequestro dell’attrezzatura (casse acustiche di grandi dimensioni, una consolle, un mixer, amplificatori; un gazebo e due gruppi elettrogeni). I denunciati sono in gran parte veneti delle vicine province di Belluno e Vicenza, ma anche trevigiani, padovani, veronesi e rodigini, qualcuno del quale trovato in possesso di modiche quantità di droga e segnalato come assuntore; inoltre ferraresi, oltre a trentini residenti in val di Non e Vallagarina.