Daniza, la Forestale avvista i suoi cuccioli
Nel giorno dell'ennesima protesta contro la Provincia per la morte dell'orsa Daniza, il Pae, il Partito animalista europeo, ha fatto sapere che «la Procura di Trento ha respinto l'istanza di sequestro dei due cuccioli dell'orsa Daniza», presentata dallo stesso Pae. Che propone quindi una consultazione popolare sull' ipotizzato trasferimento degli orsetti in Veneto I tuoi commenti
Nel giorno dell'ennesima protesta contro la Provincia per la morte dell'orsa Daniza, il Pae, il Partito animalista europeo, ha fatto sapere che «la Procura di Trento ha respinto l'istanza di sequestro dei due cuccioli dell'orsa Daniza», presentata dallo stesso Pae. Che propone quindi una consultazione popolare sull' ipotizzato trasferimento degli orsetti in Veneto.
«Ora che il Comune di Cortina D'Ampezzo ha dato massima disponibilità nel ricevere i cuccioli di Daniza - ha detto il presidente del Partito animalista europeo (Pae), Stefano Fuccelli - stiamo contattando esperti etologi e veterinari al fine di coordinare l'intera operazione. A questo punto a decidere sul trasferimento dei cuccioli saranno chiamati i cittadini italiani tramite una consultazione popolare. Qualsiasi fosse l'esito del responso sancito dalla maggioranza assoluta, la Provincia di Trento dovrà prenderne atto accogliendo la richiesta del popolo sovrano».
Secondo il procuratore capo Giuseppe Amato, «non ricorrono i presupposti per poter accedere al sequestro in quanto le forze
di polizia che stanno svolgendo già di iniziativa le indagini, Corpo forestale provinciale e Corpo forestale dello Stato, non hanno riscontrato gli elementi dei reati di cui agli artt. 544 bis (uccisione di animali), 544 ter (maltrattamento di animali), ed in secondo luogo perchè in tale contesto è determinante l'apprezzamento discrezionale dell'autorità amministrativa e tecnica su quello che è il miglior approccio per la salvaguardia della vita e della salute dei piccoli. Pertanto si tratta di una situazione che non presenta alcuna rilevanza giudiziaria e processuale, ma che è invece tipicamente propria della competenza dell'autorità amministrativa e di prevenzione».
Altre istanze di sequestro ereano state presentate nei giorni scorsi da altre organizzazioni animaliste, ed erano state ugualmente respinte dalla Procura di Trento.
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La partenza del corteo
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LAC, OGGI UN ALTRO CORTEO
"Il movimento animalista è pacifista, non violento, democratico. Nessuna espressione di violenza può essere tollerata a sostegno delle nostre iniziative". Lo scrive in una nota la Lega per l'abolizione della caccia (Lac) che per questo pomeriggio a Trento ha organizzato un corteo per protestare contro la morte dell'orsa Daniza e chiedere le dimissioni dei vertici della Provincia di Trento, nell'ambito della manifestazione nazionale contro la caccia e per la tutela dell'orso in Trentino.
"Il confronto democratico è l'unica strada possibile per il raggiungimento dell'obbiettivo della civile convivenza fra tutti gli esseri viventi - prosegue la Lac - ed eventuali atti di violenza all'interno o a margine della manifestazione saranno pubblicamente condannati, e l'organizzazione comunicherà formalmente la propria condanna a nome di tutte le associazioni aderenti, senza altre consultazioni. Le forze di polizia incaricate del servizio di ordine pubblico otterranno la più ampia collaborazione".
ROSSI: PREOCCUPATI PER I CUCCIOLI
"Anche noi siamo preoccupati per i cuccioli dell'orsa Daniza come pure per la tenuta di un progetto cui abbiamo tenuto e continuiamo a tenere moltissimo e che abbiamo gestito sulla base di un patto tra la nostra comunità, il rigore scientifico e la cura della fauna selvatica".
Lo afferma il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, in risposta ad una lettera aperta della presidente di Wwf Italia, Donatella Bianchi, in cui si chiedevano garanzie circa la sorte dei due orsetti. "Il progetto di reinserimento dell'orso bruno delle Alpi - sottolinea Rossi - è stato un successo perchè ha permesso in quindici anni di passare da quasi zero a una cinquantina di orsi, con numerose cucciolate".
"In fatto di trasparenza, poi - prosegue il presidente della Provincia di Trento - abbiamo la coscienza piu" che pulita visto che abbiamo dato noi la comunicazione di quanto stava avvenendo. E per giunta tutti i dettagli relativi al caso Daniza sono pubblicati in un dossier disponibile a tutti sul sito della Provincia".
LA FORESTALE AVVISTA I CUCCIOLI
Continua il monitoraggio sui due cuccioli dell'orsa Daniza da parte dei forestali della Provincia autonoma di Trento i quali hanno registrato i loro movimenti attraverso i versanti della Val Rendena.
Il personale forestale li sta seguendo a debita distanza - informa la Provincia - in modo da non interferire con i loro spostamenti e comportamenti. Sono stati tuttavia avvistati in un paio di occasioni e questo ha consentito di acquisire ulteriori elementi sul loro stato di salute, che sono stati trasmessi alla Procura di Trento che conduce le indagini sulla morte di Daniza.
Accanto al monitoraggio - sottolinea la Provincia - sono state messe in atto diverse attività, tutte rivolte a favorire la sopravvivenza dei cuccioli. Sono state già definite apposite linee guida per la gestione di cuccioli orfani, basate sulla bibliografia specialistica esistente in materia. Queste linee guida - prosegue la Provincia - sono ora oggetto di confronto con le istituzioni nazionali competenti e con i maggiori esperti a livello europeo "per produrre un documento tecnico che si proporrà come punto di riferimento non solo per il caso in questione e per il territorio trentino, ma anche per contesti e situazioni diverse che dovessero verificarsi in futuro".
Sono stati inoltre collocati segnali stradali luminosi in corrispondenza dei tratti stradali ad alta percorrenza dove si ritiene più probabile che gli orsetti possano attraversare. Questo anche in relazione a quelli che sono stati gli spostamenti dell'orsa Daniza, già protagonista di due investimenti in passato, ricorda la Provincia. È poi intenzione della Provincia autonoma di Trento convocare nel capoluogo trentino - entro il mese di ottobre - un tavolo tecnico ristretto, con i migliori esperti europei, "per un confronto che da un lato costituisca occasione di riflessione ed analisi sulle attività messe in campo ad oggi per la migliore gestione dei cuccioli, dall'altro consenta di poter stabilire i presupposti per poter contare su solide consulenze anche per il prossimo futuro".