Profughi, Kompatscher dice no a nuove strutture
Il tema dell’assistenza alle persone senza fissa dimora nel Comune di Bolzano è stato al centro di un incontro svoltosi tra il presidente Arno Kompatscher, l’assessora Martha Stocker, il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, il suo vice Christoph Baur e l’assessore Sandro Repetto.
In avvio è stato fatto il punto sull’attuale situazione nel capoluogo, dove sono circa 180 le persone accolte nelle diverse strutture invernali. Rispetto all’anno precedente non si registra una crescita particolare del numero complessivo, ma sono emerse alcune nuove dinamiche, così come una maggiore attenzione pubblica sul fenomeno. Un’ampia fetta di queste persone permane solo per un breve periodo sul territorio comunale, mentre altre si trovano già da tempo a Bolzano, ed è stato comunque ribadito che tramite le diverse offerte di Provincia e Comune le persone possano già usufruire di numerosi servizi a loro dedicati.
«Quando si va oltre l’assistenza umanitaria di base - è stato sottolineato durante l’incontro - diventa importante fare una chiara distinzione tra le diverse categorie di persone». Oltre ai richiedenti asilo, infatti,vi sono anche persone solamente in transito per la città, oppure con risposta negativa alla domanda di asilo, con risposta positiva ma senza una sistemazione abitativa, persone espulse delle strutture di accoglienza per motivi disciplinari o persone che non hanno i requisiti per essere accolti in tali strutture per una serie di motivi tra cui anche quelli giudiziari. «Per affrontare in modo corretto e differenziato tali situazioni - hanno concordato i vertici di Provincia e Comune - sono necessarie regole chiare per l’accesso ai diversi servizi».
Per quanto riguarda lo sviluppo futuro dei servizi nel territorio comunale del capoluogo, durante l’incontro vi è stato uno scambio di valutazioni su vantaggi e criticità delle diverse ipotesi, a partire dal possibile effetto di attrazione su altre persone, tenendo conto che l’obiettivo rimane quello di mantenere una situazione il più possibile ordinata. «Non verranno realizzate nuove strutture - ha commentato al termine il presidente Arno Kompatscher - ma si cercherà di sfruttare in maniera più efficiente quelle già esistenti. Dobbiamo e vogliamo offrire un’assistenza di base a tutte le persone bisognose, indipendentemente dal loro status giuridico, ma al tempo stesso è fondamentale garantire il rispetto delle regole». Prevista anche una maggiore collaborazione con le Forze dell’ordine, con le quali tutte le questioni aperte verranno discusse a breve nel corso di un ulteriore incontro.