Progetto Dolomiti senz'auto Domani chiuso il passo Sella
Domani la strada che porta a passo Sella sarà percorribile solamente con mezzi ecologicamente sostenibili. Stop alle auto ed alle motociclette che nella stagione estiva sciamano a quota 2 mila, con il rombo che si sente fino in cima alle vette. Ogni anno circa 1,2 milioni di auto transitano sui passi dolomitici, con un picco nel mese di agosto di 2.300 veicoli al giorno. Ma domani la strada sarà soltanto per ciclisti, pedoni, mezzi pubblici e veicoli elettrici.
«Inizia una nuova era per i passi dolomitici - commenta l’assessore altoatesino Richard Theiner - puntiamo a incentivare un nuovo stile di vita per quanto riguarda l’approccio alle montagne: tutti devono essere consapevoli del fatto che in un territorio come quello delle Dolomiti ci si può spostare solamente tenendo in considerazione il delicato equilibrio ecologico e paesaggistico che ci circonda».
Il progetto pilota che prevede nove chiusure di Passo Sella in tutti i mercoledì di luglio e agosto. Per garantire sia l’organizzazione che lo svolgimento delle iniziative messe in campo non solo dai Dipartimenti ambiente, strade e mobilità, ma anche dalle organizzazioni turistiche del territorio, la Giunta provinciale ha stanziato una somma pari a 203 mila euro. Nel quadro dell’iniziativa anche l’ attività di monitoraggio svolta dall’Accademia europea di Bolzano, che analizzerà tramite sondaggi di qualità l’impatto della chiusura dei passi sulla quotidianità di residenti e ospiti, nonchè sulle imprese attive nel settore del turismo e in quello produttivo.
L’Ufficio provinciale aria e rumore, invece, effettuerà dettagliate analisi sulla qualità dell’aria nei mesi estivi a Passo Sella tenendo conto delle nove giornate di chiusura alle auto. «Con questo progetto pilota ha aggiunto Theiner - facciamo un importante passo in avanti verso un Alto Adige sempre più regione modello per la mobilità sostenibile grazie al lavoro comune assieme al vicino Trentino per la tutela dell’ambiente ed una migliore qualità di vita».