Emergenza rifiuti a Roma, si pensa anche di smaltirne nell'impianto di Bolzano
La municipalizzata capitolina Ama, alle prese con l'ennesima situazione di caos, avrebbe in programma circa venti viaggi a settimana verso l'Alto Adige per conferire 500 tonnellate di residuo all'inceneritore
TRENTINO La discarica di Ischia Podetti scoppia, dove lo facciamo l’inceneritore?
TRENTO. I rifiuti di Roma potrebbero arrivare anche all'inceneritore di Bolzano, per far fronte all'emergenza (peraltro ormai permanente) dello smaltimento del residuo (che nella capitale resta sempre troppo rispetto a zone più virtuose).
La municipalizzata capitolina Ama starebbe infatti partecipando alla seconda gara di Invitalia per il conferimento dei rifiuti a Bolzano: si prevedono circa venti viaggi a settimana, per un totale di 500 tonnellate.
Il tutto, mentre il Trentino sta programmando un proprio impianto di incenerimento per gestire la quota residua dato che la discarica di Ischia Podetti (vicino a Spini di Gardolo) è alla saturazione: le ipotesi in campo sulla localizzazione sono la stessa Trento, Lizzana a Rovereto e Acquaviva a sud di Mattarello.
Dunque, Roma invia i rifiuti fuori dalla regione per evitare l'emergenza dovuta al sequestro della discarica di Albano.
Nei prossimi 15 giorni aumenterà la quota inviata fuori: nell'incontro di ieri tra regione Lazio e Ama, si è riusciti a trovare una soluzione che consentirà alla società E. Giovi di portare fuori dal territorio, in ampia prevalenza in Emilia Romagna, 5 mila tonnellate di rifiuti capitolino la prossima settimana e 6mila quella successiva.
Dopo la chiusura di Albano, la soluzione che garantirà la piena regolarità della raccolta nei prossimi giorni è stata trovata grazie soprattutto a una fitta interlocuzione tra quelli che possono essere considerati i registi dell'operazione, il vice dg di Ama Emiliano Limiti e il direttore generale del ciclo rifiuti della Regione Lazio Andrea Rafanelli.
Lo stop di Albano ha determinato anche la mancata raccolta di rifiuti in alcune zone centrali e non di Roma (nei Municipi I, III, XIII e XIV) che ha costretto Ama ad attivato interventi di raccolta.
"Tali criticità sono state causate dalla necessità dell'Azienda di riallineare la propria logistica in conseguenza della ridotta capacità di trattamento degli impianti dovuta al sequestro provvisorio del sito di Albano. Continueremo a monitorare costantemente l'andamento della raccolta e ad attivare gli interventi che si dovessero rendere necessari", assicura Sabrina Alfonsi, Assessora all'Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale.
Dunque la capitale torna ad affrontare uno dei suoi atavici problemi, quello dei rifiuti, sui cui grava l'assenza di impianti per chiudere il ciclo e la non efficienza di quelli esistenti.
Il Campidoglio continua a lavorare per trovare nuovi sbocchi: Hera Ambiente porta invece in Emilia Romagna, con 30 viaggi aggiuntivi a setimana, circa 900 tonnellate di rifiuti. Da questa settimana conferite anche 150 tonnellate, per un totale di 5 viaggi in più a settimana, all'impianto di Frosinone gestito dalla Saf.
Inoltre Ama avrebbe in programma anche di trasferire rifiuti in all'estero, in Paesi come l'Olanda e la Germania.
Inoltre Rida Ambiente, società che gestisce il Tmb di Aprilia, come già comunicato, torna all'ordinario: e proprio per questa riduzione sono state attivate le soluzioni aggiuntive.
Tornano le criticità e torna, per ora proponendosi, il vecchio patron dei rifiuti capitolini Manlio Cerroni che rilancia, in una lettera a Zingaretti e Gualtieri, il sito di Riano per una discarica di servizio. Una proposta, dice l'ex dominus dell'ormai inattiva discarica di Malagrotta, "indispensabile" per risolvere "quel fenomeno perverso del turismo dei rifiuti romani in Italia e all'estero, con danni ambientali ed economici che sono da anni sotto gli occhi di tutti".