Docente sospeso perché non vaccinato, a Bolzano il giudice respinge il ricorso
L’avvocata dell’insegnante Renate Holzeisen, ora anche consigliera provinciale: «Grave vulnus alla Costituzione»
BOLZANO. Il giudice del lavoro di Bolzano ha respinto il ricorso di un insegnante contro il provvedimento di sospensione da scuola perché aveva rifiutato di vaccinarsi contro il Covid.
A darne notizia è la legale del docente, ora anche consigliera provinciale di Vita, Renate Holzeisen: «Il tribunale di Bolzano nella persona di un giudice del lavoro oggi ha consapevolmente arrecato un gravissimo vulnus alla nostra Costituzione», afferma. Secondo Holzeisen, il giudice avrebbe ignorato "prove istituzionali schiaccianti" da lei depositate, che consisterebbero in una risposta dell'Agenzia del Farmaco Europea (Ema) dello scorso 18 ottobre, con la quale, scrive Holzeisen in una nota, "questa conferma che i cosiddetti 'vaccini'-Covid-19 non sono mai stati autorizzati per prevenire la trasmissione virale da una persona all'altra e che le indicazioni per cui i 'vaccini' sono stati autorizzati si riferiscono solo alla protezione dell'individuo 'vaccinato'".
Ciò sarebbe dirimente, secondo l'avvocata, rispetto all'obbligo vaccinale previsto a carico dei docenti dal DL 44/2021 "ai fini della prevenzione del contagio da Sars-CoV-2 e per 'evitare il rischio di diffusione del contagio'". "Ovviamente- commenta Holzeisen - la legge si riferiva ad un'efficacia che i 'vaccini'-Covid-19 autorizzati tutti in via centralizzata dalla Commissione europea su parere dell'Ema, non hanno come esplicitamente confermato dall'Ema con la sua dichiarazione del 18 ottobre 2023".