Trasporto pubblico: il Consiglio di Stato conferma la mega-multa alla Sad di Bolzano
Per l’appalto del 2017, che fu annullato dalla Provincia in autotutela, la multa per «abuso di posizione dominante», ma ridotta da 1 milione 200 mila a 800 mila euro
BOLZANO. Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar del Lazio che, nel 2021, aveva respinto il ricorso di Sad per la sanzione da 1,2 milioni di euro inflitta dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) per "abuso di posizione dominante". Rispetto alla sentenza di primo grado, però, il Consiglio di Stato ha ridotto l'importo a 800 mila euro perché, si legge, " non pare equo addossare sulla sola Sad il procrastinarsi della situazione di mancata concorrenza per il mercato considerato anche che i fatti a fondamento della decisione di annullamento (della gara d'appalto per l'affidamento del servizio di trasporto pubblico extraurbano su gomma, ndr) sono dipesi da condotte di funzionari pubblici e lo stesso provvedimento di annullamento è stato ritenuto illegittimo dal Trga": la gara, infatti, venne annullata con una delibera di giunta provinciale in autotutela per una fuga di notizie sui requisiti per la partecipazione.
I fatti risalgono al 2017, quando la Provincia avviò le procedure per il bando di gara. Alla richiesta di fornire alcune informazioni "indispensabili per determinare contenuti della gara aderenti alla situazione del mercato e, in particolare, ai costi che gli operatori avrebbero dovuto sostenere", Sad si rifiutò di fornirne una parte, "ritenendole inerenti all'organizzazione aziendale e, quindi, riservate". A quel punto, la Provincia segnalò la condotta di Sad all'Agcm che aveva poi inflitto la sanzione.