Alto Adige / L'aggressione

Raid punitivo al parco a Bolzano, un 15enne picchiato dai coetanei con mazze e bastoni

E’ successo nel tardo pomeriggio di mercoledì 23 ottobre: lo studente portato al San Maurizio con ferite al volto e alla schiena.  Indaga la polizia

BOLZANO. Un ragazzo di soli 15 anni, studente di una scuola superiore di Bolzano, è finito al pronto soccorso del San Maurizio ieri pomeriggio (23 ottobre) con ferite e contusioni al volto, sulle spalle ed alla schiena.

Immediatamente è stato attivato l’Ufficio della Polizia di Stato per accertare cosa fosse accaduto.

Il giovane ha raccontato agli agenti che poco prima, mentre si trovava a passeggiare al Parco Petrarca assieme ad alcuni suoi compagni di scuola, era stato aggredito con mazze e bastoni da altri coetanei frequentatori di un altro istituto superiore cittadino, coni i quali si erano dati appuntamento per “…chiarire alcune questioni personali”.

Nel frattempo sul luogo segnalato dove sarebbe avvenuta l’aggressione venivano fatte confluire varie pattuglie delle forze dell’ordine in ausilio alla Polizia Locale, le quali, in via Cadorna, provvedevano ad individuare 5 ragazzi, tutti studenti di due diversi istituti superiori, che poco prima erano stati presenti a quanto accaduto.

Secondo quanto appurato dai poliziotti,  le “questioni personali” da chiarire sarebbero state originate da una situazione apparentemente assai banale, ovvero l’esclusione di alcuni di essi, avvenuta alcuni giorni prima, da una “chat” di gruppo amministrata dal ragazzo vittima del pestaggio.

Gli esclusi, irritati per questo “affronto”, dopo essersi dati appuntamento con il giovane al Parco Petrarca, si sarebbero presentati in numero consistente armati di mazze e bastoni, ed avrebbero aggredito il loro coetaneo poi ricoverato per le ferite, in seguito giudicate guaribili con una prognosi di 10 giorni.

Sono ora in corso accertamenti per ricostruire con esattezza la dinamica di quanto accaduto, per poi valutare le singole posizioni dei partecipanti all’aggressione.

“La devianza giovanile rappresenta una problematica non di poco conto nel contesto sociale in cui viviamo – ha tenuto ha precisare il questore  di Bolzano Paolo Sartori – Per questo motivo la già assidua presenza della Polizia di Stato negli Istituti scolastici nell’ambito degli incontri sulla legalità, al fianco di genitori e professori, verrà ulteriormente incrementata, allo scopo di far percepire a giovani e giovanissimi quanto importante sia sentirsi parte attiva della cittadinanza, con diritti e doveri e nel rispetto delle regole della civile convivenza”.

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