Kompatscher: situazione covid stabile «Ma se peggiora nuove restrizioni Sì alle piste da sci solo per i residenti»

«La situazione in Alto Adige è relativamente stabile. Siamo comunque pronti ad intervenire appena i dati dovessero salire».

Lo ha detto oggi il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher.

La situazione sarà monitorata costantemente e valutata di giorno in giorno.

In caso di raggiungimento della «soglia d’attenzione» scatterà un giro di vite che durerà almeno tre settimane per «raffreddare» la situazione.

«Sapevamo che in inverno il quadro si sarebbe complicato. In tutta Europa è successo quello che si temeva. Con Roma si sta discutendo nelle ultime ore di zona rossa e gialla. Vedremo cosa succede. La nostra opinione è che però è meglio o aprire o chiudere, le mezze misure non servono: I nostri esperti ci dicono che la situazione è sotto controllo, pur essendoci stato un peggioramento»; ha osservato.

Come ha aggiunto l’assessore Thomas Widmann, «nei prossimi giorni si vedranno gli effetti del capodanno», mentre il Natale ha causato solo un lieve aumento dei casi.

Per quanto riguarda invece lo sci, Kompatscher ha ribadito di non vedere la necessità di un ulteriore rinvio dell’apertura degli impianti, «visto il divieto di spostamento tra regioni, a breve non ci sarà turismo e si tratterebbe solo di un’offerta per i residenti».

«Finché non arrivano i turisti sarebbe meglio aprire qualche impianto in più per evitare assembramenti. I residenti in provincia possono andare agli impianti. Se poi la situazione peggiorerà, chiudera tutto», ha aggiunto.

Secondo le valutazioni degli esperti dell’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, dopo le vacanze natalizie la situazione è dunque stabile, con un leggero aumento del numero di infezioni che va tenuto ora monitorato.

«Attualmente ci troviamo in una situazione di valori elevati ma costanti, come conseguenza dei comportamenti adottati durante il periodo natalizio. Non sappiamo ancora quali saranno le conseguenze dei comportamenti adottati dai cittadini sotto Capodanno: per esperienza sappiamo che la situazione può cambiare molto velocemente»; sottolinea Widmann.

«I nostri test sono otto o nove volte più numerosi che in tutta Italia, ogni giorno siamo attualmente vicini agli 11.000 test, quindi filtriamo più casi e abbiamo più risultati positivi»; riassume l’assessore alla salute e spiega: «Vogliamo comunque continuare a testare tanto, a rilevare i casi positivi e interrompere così le catene di trasmissione del virus mantenendo la situazione sotto controllo».

«Per ora non vediamo la necessità di intervenire con urgenza, ma lo faremo se la situazione dovesse peggiorare in modo significativo» sottolinea il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Gli esperti, ha detto il presidente, «fisseranno la soglia superata la quale automaticamente entreranno in vigore norme più severe».

Nell’ambito di un nuova ordinanza, che dovrebbe entrare in vigore sabato 16 gennaio, saranno stabiliti i relativi dettagli.

«Ci basiamo sui fatti, non su una valutazione politica: come altrove, osserviamo in particolare la situazione negli ospedali. Abbiamo parametri chiari e sulla base di quelli modificheremo le regole in vigore»; ha sottolineato il presidente della Provincia.

«Ora dobbiamo valutare con esattezza la pressione sugli ospedali e monitorare la situazione giorno dopo giorno»; aggiunge Widmann.

L’Alto Adige è orientato per il momento a mantenere in vigore la normativa vigente, perché al momento il settore del turismo non può comunque ripartire a pieno regime a causa delle restrizioni sugli spostamenti internazionali.

«È dunque ancora possibile agire solo in base alla valutazione della situazione altoatesina», ha detto Kompatscher.

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