Da lunedì il taser in dotazione alla polizia di Bolzano, il sottosegretario Molteni: «Funziona, soprattutto come deterrente»
La «pistola a dardi elettrici» verrà usata da agenti scelti ed abilitati con un corso speciale. La statistica: 99 casi di utilizzo in tutta Italia, ma nella maggior parte è bastato l’ «arco di avvertimento»
BOLZANO. A partire da lunedì 4 luglio, le pattuglie della Questura di Bolzano in servizio di controllo del territorio avranno in dotazione il "taser". Gli agenti abilitati all'utilizzo dell'arma ad impulsi elettrici - informa la Questura - sono stati scelti fra i più esperti e tra coloro che hanno posizioni di responsabilità all'interno della Squadra volante.
Per l'abilitazione all'impiego hanno dovuto seguire uno specifico corso di formazione che prevede, oltre all'addestramento operativo, un approfondimento sui contesti che giuridicamente ne permettono l'utilizzo. L'arma provoca contrazioni muscolari involontarie attraverso una scarica elettrica. L'utilizzo del dispositivo, che non provoca danni fisici, deve sempre essere preceduto da ripetuti avvertimenti verbali e visivi, tra cui la visualizzazione di un arco voltaico, attivabile dall'operatore, in funzione dissuasiva.
«L'operatività del taser sta confermando tutte le aspettative in termini di efficacia deterrente. Allo scorso 7 giugno, su 99 casi totali di utilizzo della pistola a impulsi elettrici, 35 si sono conclusi con la sola estrazione del dispositivo, in 24 è stato sufficiente il "warning arc”, ossia l'azionamento dell'arco elettrico di avvertimento. In 39 casi è stato necessario il lancio dei dardi elettrici».
Così - in una nota - il sottosegretario al Ministero dell'interno, Nicola Molteni, in riferimento alla dotazione. «Nel 60% dei casi, il taser ha dunque ottenuto l'effetto voluto, ossia quello di fermare un soggetto pericoloso, senza essere propriamente attivato. Sono dati che ci rendono orgogliosi di aver offerto a donne e uomini di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza uno strumento in più a tutela della loro incolumità e di quella dei cittadini"» ha concluso Molteni.