L'incidente della Ferrari che ha travolto un ragazzo riaccende le polemiche sull'assenza della ciclabile
Sul Garda trentino si discute da anni mentre Brescia e Verona procedono
Dopo la Ferrari F340 in testa coda che ieri pomeriggio ha travolto un ciclista quattordicenne lungo la Gardesana orientale, tra Torbole e Malcesine, si ripropone con forza l’esigenza non solo turistica ma anche in termini di sicurezza, della ciclopista del Garda, una ciclabile-pedonale che colleghi tutto l’alto lago di Garda, da Brenzone a Malcesine, a Torbole, a Riva, a Limone, a Gargnano.
Un’opera viaria indispensabile per l’economia turistica ma anche necessaria per dare la possibilità a chi si muove in biciletta di poterlo fare senza mettere a repentaglio la propria vita. Anche in considerazione dell’incremento esponenziale della uso di bike anche elettriche negli ultimi anni con previsioni in continuo crescendo.
Mentre il Garda trentino, però, discute della proposta e plaude al sostegno del ministro Delrio che l’ha definito uno dei primi 5 obiettivi strategici nazionali, sulla sponda bresciana si progetta e sulla veronese si lavora: aperto, infatti, il cantiere della ciclabile del Garda a Malcesine.
Sono iniziati i lavori sul lungolago al confine con Brenzone, è il primo tratto della ciclabile che da Brenzone arriverà fino al confine con il Trentino, passando lungo il territorio di Malcesine. Il tracciato, per la parte della costa scaligera, può contare su un finanziamento di 17,3 milioni di euro, previsti dal Comitato paritetico per la gestione dei Fondi dei Comuni confinanti; 12 andranno a Malcesine mentre 5,5 a Brenzone.
In Trentino invece si è allo step dei tavoli tecnici «Abbiamo costituito – diceva all’Adige il 29 giugno l’assessore provincaile Mauro Gilmozzi (Upt) - un comitato di coordinamento tecnico presieduto dall'ingegnere De Col, per elaborare soluzioni. Il ministro Del Rio ha detto di averlo inserito tra le grandi opere che il ministero vuole realizzare. Ora dobbiamo vedete se tra fondi per sostenere progetti con i comuni confinanti col Trentino, fondi provinciali e fondi ministeriali riusciamo a presentare un piano finanziario accettabile».
Per la progettazione e realizzazione della pista ciclabile del Garda, 140 chilometri lungo le sponde delle tre province (Brescia, Verona, Trento), a cui il Ministero ha promesso i finanziamenti, comprendendo la rete del Garda nei primi 5 obiettivi strategici nazionali, servirebbero, secondo l'assessore regionale lombardo Mauro Parolini, 120 milioni e “finora ne abbiamo 40”.