La comunità locale sconvolta dopo l'omicidio-suicidio a Tenno
Erano fidanzati da sei anni e dovevano andare a convivere.
Ma negli ultimi giorni c'era stato un forte diverbio. I carabinieri li hanno trovati morti, accanto a una pistola.
Mattia Stanga, 24 anni, prima ha colpito a morte la fidanzata, Alba Chiara Baroni, 22 anni, poi si è ucciso. La tragedia è avvenuta a Tenno, nella casa dove il ragazzo viveva con la famiglia e dove la giovane era arrivata in auto poco dopo le 13.30.
Prima ha sparato un colpo verso la donna, poi altri tre o quattro dopo che la sua vittima aveva cercato rifugio in bagno. Poi ha deciso di farla finita. Stanga lavorava alle Cartiere di Riva ed era vigile del fuoco, Alba Chiara Baroni era dipendente dell'Hotel Mirage di Riva.
La notizia della morte di Alba Chiara è arrivata alla famiglia a pomeriggio inoltrato, dal capitano dei carabinieri Marcello Capodiferro accompagnato dal sindaco Gianluca Frizzi : i due si sono recati di persona da genitori e sorella per spiegare che la figlia e sorella non c'è più.
Poco dopo il sindaco ha parlato alla stampa con gli occhi lucidi, volutamente ostinato nell'usare verbi al presente riferiti ai due ragazzi.
«Dobbiamo avere rispetto per questa vicenda, ha toccato la nostra comunità - ha ammonito - e prima di esprimere un parere aspettiamo il lavoro degli inquirenti, per capire cosa è successo. Intanto solo un abbraccio da parte mia e a nome di tutta la comunità alle famiglie di questi due, permettetemi, bravi ragazzi. Abbracciamo quattro genitori, nonni e fratelli, queste vicende mettono "ko" chiunque nell'anima. Siamo una comunità attonita, tutto ciò sembra irreale.
La parola più corretta per momenti così è questa, irreale».
Frizzi conosceva bene entrambi, a Tenno si conoscono tutti: «Sono gran bravi ragazzi, Alba Chiara è un sorriso vivente e Mattia dedica parte del suo tempo alla comunità essendo un vigile del fuoco volontario. Chiedo grande rispetto per famiglia, genitori e fratelli, questo è uno dei colpi più duri che si possano ricevere, di cui è difficile rendersi conto».
In via Cesure arriva anche la psicologa, in supporto ai familiari. Il sindaco riporta lo stato d'animo del suo assessore all'agricoltura, Ivo Stanga, zio di Mattia: «Incredulità, fa mancare il fiato, una cosa talmente fuori da qualsiasi pensiero di una comunità come la nostra. Nelle prossime ore ci troveremo per decidere il da farsi» spiega Frizzi, aggiungendo che non si esclude una giorna di lutto cittadino.
Il riserbo è chiesto a gran voce anche dal vicesindaco Giuliano Marocchi : «Gli inquirenti stanno lavorando, questo è un dramma che ha colpito tutta la comunità. Si tratta di due bravissimi ragazzi, così come le loro famiglie, penso che il miglior modo per rispettare sia il silenzio» dice invitando a toni moderati, prudenza e rispetto.
«È un mistero della vita, si resta esterrefatti e ci viene da giudicare. Mah, chi lo sa». Don Franco Pavesi , che regge la parrocchia di Tenno oltre che Varone, Campi, Cologna e Pranzo e Ville, conosce molto bene la famiglia di Mattia, la cui madre, Claudia, è stata anche catechista. «Claudia ha perso la mamma giusto un mese fa. Questa vicenda tocca tutti, serve rispetto. È proprio una tragedia».