Il rimorchio si rovescia e il traffico va in tilt
È rimasto chiuso al traffico per oltre tre ore il tratto di strada statale 240 compreso tra il paese di Prè e la frazione di Barcesino, sotto Molina, bloccato ieri mattina dal rimorchio di un mezzo articolato che si è ribaltato sulla carreggiata dopo aver affrontato un tornante.
Il rimorchio, in discesa verso Riva con un carico di bancali in legno, ha infatti perso stabilità poco dopo aver superato una delle strette curve, reclinandosi su di un lato e finendo di traverso, schiacciando il guard-rail di protezione dalla scarpata sottostante dove l’intero carico si è poi rovesciato. Illeso l’autista.
Ovvie le ripercussioni sulla viabilità, tanto in discesa quanto in salita per la valle di Ledro, considerato che l’incidente - che non ha fortunatamente coinvolto altre persone o mezzi - è avvenuto verso le 8, in orario di punta.
Lunghe le code che sono venute a formarsi, con le auto costrette a fare dietrofront in attesa che venisse liberata la strada. Per assecondare un minimo di transito almeno ai veicoli e limitare il disagio agli automobilisti, è stata istituita una circolazione a senso unico alternato lungo via dei Tonini, la vecchia e stretta via di collegamento tra i paesi di Barcesino e Prè. La strada statale è stata sgomberata dal rimorchio e completamente riaperta solo verso le 11.30.
L’incidente di ieri ha riportato a galla per l’ennesima volta il problema della viabilità in valle di Ledro, sempre più critica e pericolosa. Problema che non più tardi di un paio di settimane fa era stato affrontato in aula anche grazie ad un’interrogazione dei consiglieri provinciali Claudio Civettini e Claudio Cia, con l’intento di sollecitare il governo provinciale affinché si inizino a ricercare delle soluzioni che possano risolvere le numerose falle legate non solo alla sicurezza dei tunnel «Agnese» e «Dom» ma anche alla qualità della vita dei ledrensi, costretti a subire pure il fenomeno del traffico parassitario e di attraversamento verso altre province.
All’interrogazione l’assessore alle infrastrutture Mauro Gilmozzi aveva però replicato affermando che «i dati sui passaggi giornalieri e bidirezionali di mezzi pesanti, rilevati nel 2014 con telecamere poste tra Tiarno e Riva, non sono ritenuti un ostacolo tale da rappresentare una criticità per la valle di Ledro e il suo sviluppo».