Una notte col pescatore in barca sul Garda
Le parole, anche le più belle, talvolta non riescono a trasmettere emozioni profonde. Così si ricorrere alla fotografia che, se è scattata con perizia e passione, fissa quell’attimo che ti entra nel cuore.
Ci sono storie che meritano di essere raccontate, oltreché con le parole con gli scatti fotografici, e tra queste un posto di primo piano spetta alla storia di Alberto Rania, l’ultimo (e il solo) pescatore professionista dell’alto lago di Garda, personaggio significativamente molto conosciuto come “El Pescador”.
Le uscite notturne di Alberto con la sua barca attrezzata hanno affascinato Lucillo Carloni, personaggio che trova nelle immagini il suo modo più coinvolgente di esprimersi: Lucillo, negli anni Sessanta del secolo scorso, è stato uno dei fondatori del «Cineclub Fedic», una benemerita istituzione rivana in seno alla quale negli anni sessanta è nata l’idea della Casa degli Artisti dedicata a Vittone a Canale di Tenno, quindi ha continuato a documentare, attraverso la fotografia, l’ambiente, le storie, le suggestioni dell’Alto Garda firmando iniziative e pubblicazioni.
È stato un incontro tra due passioni quello tra Alberto Rania, che con una scelta di vita significativa ha lasciato la fabbrica per vivere la dimensione del pescatore, e Lucillo Carloni che da decenni interpreta la realtà più vera ed affascinante attraverso la macchina fotografica.
Il risultato è un reportage fotografico che merita di essere conosciuto e valorizzato; si parla così di una futura mostra e magari di una pubblicazione che avrebbe l’indiscusso privilegio di richiamare l’atmosfera magica della pesca notturna nel golfo del Garda nello scenario incantato delle luci di Riva e di Torbole.
Un ritorno, in qualche modo all’antico, quanto i pescatori, soprattutto a Torbole, erano molti e dunque, la salvaguardia di una tradizione e di una professione, legata al lago ed alla sua gente.
Lucillo Carloni ha trascorso alcune notti sulla barca ed ha provato, come ricorda, emozioni intense testimoniando con i suoi scatti i diversi momenti e le operazioni che, in un magico silenzio portano a recuperare con le reti i pesci che, nelle giornate di martedì e venerdì Alberto, con la sua Ape attrezzata, mette in vendita al parco del Brolio di fronte alla Rocca.
Una presenza ed un servizio molto conosciuti da quanti, e sono molti, apprezzano la bontà del pesce di lago e trovano in Alberto un personaggio disponibile ed umano che è una risorsa, per il prodotto che garantisce, per la sua simpatia e per l’importanza della sua missione volta a mantenere in vita la tradizione dei pescatori dell’Alto Garda.