TRENTO. Dopo quattro giorni di intense ricerche i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato il corpo del giovane veronese Massimo Pizzoli che a Ferragosto si era tuffato nel Sarca nei pressi della centrale di Fies, senza più riemergere.

Il ritrovamento questo pomeriggio, venerdì 18 agosto, a circa 200 metri dalla centrale, dopo le difficili ricerche in un tratto del corso d'acqua particolarmente complesso dal punto di vista morfologico. Sull'alveo del fiume ci sono parecchi massi di grandi dimensioni sotto ai quali l'acqua ha scavato dei cunicoli.

Il corpo del giovane è stato rinvenuto all'interno di un profondo sifone in un'ansa del fiume.

Le operazioni di recupero si sono svolte in un punto sulla destra orografica del Sarca, in un'area vicina all'acropark Elias, nella zona del fiume in cui erano stati individuati alcuni suoi effetti personali.

Al lavoro da martedì pomeriggio, i vigili del fuoco volontari di Dro, il nucleo sommozzatori del corpo permanente di Trento e gli operatori del soccorso alpino di Riva del Garda. Sul posto, questo pomeriggio, anche i carabinieri. Sul posto c'era anche oggi il padre della vittima, che da giorni seguiva le ricerche.

Il Nucleo speleo-alpinistica fluviale (Saf) del corpo permanente di Trento ha eseguito l'intervento, in collaborazione con i vigili del fuoco volontari e le forze dell'ordine, assistiti dalla società Hydro Dolomiti energia srl, che ha garantito la regolazione delle acque del fiume durante le fasi delle ricerche.

Sulle cause decesso si attendono gli esami da parte delle autorità sanitarie. Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, è intervenuto per ringraziare gli operatori impegnati nelle ricerche dallo scorso 5 agosto.

Massimo Pizzoli, 25 anni di Cerea, era arrivato in Trentino con un gruppo di amici per passare il Ferragosto in una spiaggia all'altezza della centrale di Fies: durante un bagno, è scomparso, verso le 16.30 di martedì scorso.