Ledro, dopo la frana i cittadini lavoratori nell’Alto Garda si organizzano per offrire passaggi agli studenti delle superiori
Dai privati al servizio via Telegram di “Carpooling”. La comunità si mobilità in attesa del confronto tra amministrazione locale, Trentino Trasporti e tecnici, che avrà il fine di comunicare l’eventuale predisposizione di bus navetta per raggiungere Riva o, viceversa, l’alta valle
IL VIDEO Il primo giorno di cantiere per la rimozione della frana
IL CASO Camion intasa la strada di Pur: il sindaco lo blocca
LA FRANA Grossa frana tra Mezzolago e Molina di Ledro
VIABILITÀ Solo la prima settimana di marzo riapertura della statale
LEDRO. «Per domani ho due posti in macchina, partenza da Mezzolago per Riva liceo Maffei ore 7.10, contattatemi in privato», oppure «per domani disponibili 4 posti in macchina con la mia figlia per andare a Riva del Garda (Floriani). Partenza da Tiarno di Sopra per le 7.00. Se qualcuno ha bisogno» e ancora «per gli studenti o chi ne avesse bisogno domani ho 4 posti liberi per scendere a Riva/Arco verso le 7 di mattina». Quando la quotidianità chiama a raccolta ogni genere di difficoltà organizzativa, Ledro risponde.
È questo uno dei più grandi insegnamenti locali: essere una comunità, fatta da circa 5.300 anime, capace di guardare oltre ai problemi e focalizzarsi, nonostante tutto, su ciò che più la caratterizza, ovvero l’essere solidale. Dalle prime ore di questa mattina, martedì 13 febbraio, i residenti di Ledro hanno iniziato a condividere messaggi di supporto mediante social (Facebook, Instagram) e applicazioni di comunicazione istantanea (Whatsapp, Telegram) al fine di garantire un passaggio agli studenti e alle studentesse che, privi di patente, dovranno recarsi agli istituti superiori presenti nell’Alto Garda - impossibilitati ad utilizzare il classico trasporto pubblico via pullman a causa della grossa frana che ha interrotto, da domenica sera, la circolazione tra Molina e Mezzolago sulla ss 240.
Lavoratori e lavoratrici residenti nell’alta valle hanno dunque offerto i posti auto, tra chi in compagnia dei figli stessi e chi no, per un mutuo aiuto in grado di risolvere le limitazioni che le condizioni viabilistiche attuali impongono alla cittadinanza tutta. Entro sera, è atteso un confronto tra amministrazione comunale, tecnici e Trentino Trasporti per capire se i bus navetta (dalla capienza di 20 posti) potranno attraversare il tratto comunale che da Pieve raggiunge Molina, passando sul versante di località Pur, la cui unica carreggiata è sì a doppio senso di marcia, ma stretta e pericolosa, anch’essa scavata naturalmente nella roccia, a ridosso del lago ledrense.
«Non c'è adattamento senza modificazione né modificazione senza adattamento. Stavo pensando - ha scritto Alessandro Fedrigotti, consigliere e capogruppo della minoranza di “Vivi Ledro” - non è che ci possano essere dei momenti, come questo per i ledrensi, per sperimentare qualcosa per il presente e per il futuro? Magari rispolverando “segnali deboli e visionari” di qualche periodo fa? Ragazze, ragazzi, giovani di Ledro. Installate Telegram e cercate il “Bot PICKMEUP”. potrete cercare e offrire passaggi da e per Ledro, da ogni parte del Trentino. Un'iniziativa di carpooling tutta da studiare e scoprire! Che alimenta una comunità organizzata, collaborativa e sostenibile».
Il servizio di messaggistica che supporta il carpooling è di immediata comprensione: seguiti i primi passaggi indicati anche da Fedrigotti, è possibile offrire o cercare passaggi, indicando i percorsi, le fermate, i contatti. È presente un “menù” che, ivi premutovi, consente la lettura delle istruzioni del servizio. Si può indicare il punto da cui si intende partire (disponibile tutto il territorio provinciale), gli orari di necessità o di offerta del passaggio stesso e via discorrendo.
Superata la crisi che stamane un camion ha innescato al traffico veicolare lungo la sola arteria percorribile, gli addetti ai lavori della ditta di trasporti e scavi ZA srl di Nago-Torbole hanno avviato il primo giorno di cantiere per la rimozione dei massi rocciosi precipitati sull’asfalto (circa 400 metri cubi, in parte tuffatisi sul fondo del lago dopo aver distrutto il guard-rail protettivo).