Terminata la demolizione del fronte roccioso coinvolto nella frana di Ledro, la ditta: «Finito, felici per la popolazione»
L’impresa «Zampedri Andrea» ha finito oggi, 13 aprile, i lavori di riprofilatura della roccia in parte franata l’11 febbraio. Una squadra di carpentieri è ora impegnata nella costruzione di un contrafforte in cemento armato e a breve saranno rafforzate le maestranze per ulteriori opere di consolidamento. La previsione è riaprire alla circolazione, a senso unico alternato, ad inizio maggio
LE ULTIME Ledro, la statale riaprirà ai primi di maggio (a senso unico)
OSTACOLI Frana sul cantiere: due macigni da 40 t cadono sulla Ss240
IMMAGINI Dopo il nuovo crollo proseguono i lavori sulla statale
LA FRANA Pauroso crollo tra Mezzolago e Molina di Ledro
LEDRO. La notizia è arrivata direttamente dalla ditta «Zampedri Andrea» srl di Nago-Torbole che, da due mesi, aveva base fissa in valle di Ledro al fine di ripristinare il tratto di statale 240 franato all’altezza della presa idroelettrica tra Molina e Mezzolago: «Alle ore 18.32 (di oggi, sabato 13 aprile) il geologo Zumiani ha decretato la fine del nostro intervento! Ci abbiamo messo tutto l’impegno possibile, nonostante il maltempo e i numerosi imprevisti che si sono intrecciati alla pericolosità del tratto e di quanto richiestoci. Una bellissima sensazione, siamo felici per la popolazione» ha detto entusiasta lo stesso titolare dell’impresa, Andrea Zampedri, anche a nome dei colleghi.
Come annunciato ieri, dopo il sopralluogo dei tecnici provinciali, il termine della lavorazione per la riprofilatura del fronte roccioso a monte della sede stradale affidata alla ditta «ZA» era previsto entro la fine della settimana. Per completare la ricostruzione del muro di sostegno rimasto danneggiato a seguito del crollo di un ulteriore grosso volume di roccia, sono ora all’opera più squadre di rocciatori specializzati. Nei giorni scorsi infatti sono state posate le reti di rivestimento metalliche armate. Un’ulteriore squadra di carpentieri e muratori è ora impegnata nella costruzione di un contrafforte in cemento armato, in prossimità dell’originaria nicchia da cui ha avuto origine lo smottamento dell’11 febbraio, che sarà ultimato all’inizio della settimana prossima. A breve saranno ulteriormente rafforzate le maestranze per avviare ulteriori opere per il consolidamento di alcuni blocchi rocciosi della parete a valle del tratto di 240.
L’obiettivo è riaprire alla circolazione veicolare, a senso unico alternato, ad inizio maggio alla riapertura. Oltre alla ZA di Nago-Torbole, sono state coinvolte le ditte Georock srl di Spiazzo Rendena, Santoni Autogrù srl di Trento, Lattoneria Trentina srl di Arco, Vallecos snc di Ledro e la Betonscavi srl di Storo.
Restano da completare le ulteriori lavorazioni per il ripristino della barriera di sicurezza lungo il ciglio di valle della piattaforma stradale, la pavimentazione in conglomerato bituminoso e il percorso ciclopedonale che, fino all’11 febbraio, sovrastava il balcone panoramico scavato nella roccia, divenuto purtroppo un ricordo da cartolina.
Si ricorda infine a cittadini e turisti che è vietato accedere all’area di cantiere presente, poiché resta estremamente pericolosa sino a quando non termineranno tutti i lavori attualmente in essere. La viabilità alternativa dell’arteria garantita dal versante di Pur è al momento regolata da semaforo nel tratto Pur-Molina (in quanto il tratto Pur-Pieve risulta più largo e accessibile) e da vigili urbani in orario di punta. Si sollecita cura e attenzione durante la circolazione, per garantire a tutti un corretto passaggio.