Animali / Il caso

La denuncia dell’Enpa alla Procura: “Ennesimo selfie con l'orso in Trentino”

Il video girato il 4 luglio, gira sui social. L'animale prima di fuggire lancia forti avvertimenti sonori per proteggere la prole. La Provincia ripete l'appello a non indugiare mai in riprese e fotografie dell'orso

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TRENTO. L'Ente nazionale per la protezione animali - Enpa rende noto di aver presentato una nuova denuncia alla Procura della Repubblica di Trento dopo essere venuta in possesso dell'ennesimo video che documenta "un'azione di disturbo e maltrattamento ai danni di alcuni orsi". Secondo quanto ricostruito dalla Protezione Animali, i fatti si sarebbero svolti nelle campagne nei dintorni di Dro.

"Dalle immagini in possesso della Protezione Animali - si legge in una nota - si vede chiaramente un uomo, le cui generalità sono al momento sconosciute, inseguire mamma orsa e i suoi cuccioli (forse tre) all'interno di un vigneto, dove molto probabilmente si erano avventurati alla ricerca di cibo. Braccati, gli animali fuggono cercando di allontanarsi dall'uomo che li rincorre e che li continua a filmare con il cellulare. Ma non è tutto", così l'Enpa.

L'orsa con i cuccioli è molto spaventata e cerca una via di fuga in un vigneto a Dro

Il video girato nelle campagna vicino al centro di Dro, martedì 4 luglio e rilanciato anche dal sindaco del paese, sta rimbalzando sui social: l'orsa appare molto spaventata, emette dei forti versi, sentendosi in pericolo, e cerca una via di fuga per sé e i piccoli. Appello del Servizio faunistico provinciale: "In caso di incontro ravvicinato è importante evitare ogni tipo di interazione e allontanarsi in silenzio. Rimanere nelle vicinanze per osservarlo, fotografarlo e filmarlo o - addirittura - seguirlo, è vietato e pericoloso"

"Un secondo video - anch'esso allegato agli atti si legge in un comunicato - mostra uno dei cuccioli, separato dalla mamma e dai fratelli, mentre fugge terrorizzato nel vigneto nel tentativo di ricongiungersi alla famiglia. Nemmeno tale circostanza fa desistere il suo persecutore".

Maltrattamento di animali (544 ter) è l'ipotesi di reato che potrebbe essere contestata all'autore del video, non soltanto per il disturbo recato agli animali ma anche per il fortissimo stress causato loro. Peraltro - osserva Enpa - la condotta dell'uomo, oltre ad avere rilevanza penale, ha messo in grave pericolo l'incolumità propria, altrui e degli stessi animali. Animali che - sottolinea la Protezione Animali - hanno avuto un comportamento esemplare. 

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