Alto Garda / Il tema

Emergenza casa: «In 6 anni affitti saliti del 52%, in 4 anni prezzi vendita +49%»

I dati diffusi nella seconda conferenza ospitata da Cantiere 26 e proposta dalla cooperativa Smart. Zanella, De Franco, Immanuel e Benazzoli hanno sviscerato la difficoltà a trovare casa, sia in locazione sia da acquistare

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di Matteo Zanin

ALTO GARDA - «Se sono un giovane adulto e scelgo di vivere in Alto Garda: riuscirò a trovare casa o sarò costretto a cercare altrove?». Questa la domanda al centro dell'incontro pubblico (nella foto), dal titolo Giovani e Abitare in Alto Garda, svoltosi mercoledì sera al Cantiere 26 di Arco. Organizzato dalla cooperativa Smart, l'appuntamento è stato il primo dei quattro incontri del ciclo Verso una cultura del muoversi e abitare sostenibili in Alto Garda". 

Ospiti della serata il consigliere provinciale Paolo Zanella, Domenico De Franco e Aamos Immanuel dell'agenzia Gardacasa e Anna Benazzoli di Officina comune e Abitare stanca. Buona la partecipazione, con un centinaio di altogardesani presenti all'incontro.

Trovare casa in Busa a prezzi accessibili - che si tratti di affitto o di acquisto - è ormai diventato quasi impossibile. Il risultato? Sempre più giovani vengono "respinti" dalla loro terra e devono riparare nelle comunità limitrofe: Ledro, Mori, la Valle dei Laghi. 

A mostrarlo sono sia i dati presentati dal consigliere provinciale di opposizione Paolo Zanella, sia quelli raccolti dal titolare di Gardacasa Domenico De Franco. 

«Solamente negli ultimi sei anni il prezzo degli affitti è aumentato del 52%, passando da un prezzo medio di 8,20 euro al mq nel 2019 ai 12,50 euro al mq di oggi - ha spiegato De Franco - Un aumento del genere non l'aveva visto prima nemmeno chi da anni lavora nel campo come me». 

A subire un'impennata anche il prezzo medio di vendita, che dal 2020 a oggi sarebbe passato da 2.300 al mq a 3.430 euro al mq, con un aumento del 49%. Fatto reso maggiormente grave da una triste realtà: i salari non hanno tenuto il passo dei prezzi, cosicché la disponibilità a comprare degli altogardesani è sempre minore.

A rimpinguare la domanda è però l'afflusso esterno: «Negli ultimi anni, oltre ai turisti stranieri che acquistano seconde case sottraendole al mercato interno, assistiamo anche a un nuovo fenomeno: sempre più pensionati dalle regioni limitrofe decidono di trasferirsi in Alto Garda per trascorrere gli ultimi anni, aumentando la domanda di bilocali», ha aggiunto De Franco. A detenere il record per il prezzo al mq commerciale è Torbole (4.400 euro/mq), seguita da Riva (3.700 euro/mq), Arco (3.400 euro/mq) e Nago (2.600 euro/mq). Tra le località più "economiche" risultano invece Ronzo, Calavino, Drena e Ledro. 

Cinque, secondo De Franco, le ragioni principali dell'aumento dei prezzi: «Pressione turistica e di trasferimento; aumentata richiesta post-Covid; aumento dei prezzi causato dal Bonus 110%; tassi di interesse molto bassi; inflazione generale».

Ha puntato il dito contro gli affitti turistici brevi il consigliere Zanella, che ha spiegato: «È scientificamente provato che gli affitti turistici hanno un impatto sul prezzo degli affitti residenziali. Oggi il 2.1% di tutte le abitazioni trentine sono in affitto su "Air B&B", una percentuale tra le più alte di tutta Italia».

Aggiungendo: «La zona che ha il maggior numero di annunci è proprio la Busa. L'Alto Garda si sta turistificando e gentrificando». Combattere questo fenomeno è proprio lo scopo di una proposta di legge di Zanella depositata il 28 agosto 2024 in consiglio provinciale. Il disegno di legge - oltre a una proposta simile del consigliere Filippo Degasperi - sarà all'ordine del giorno nella prossima seduta del consiglio provinciale, prevista per martedì, mercoledì e giovedì prossimi.

A chiudere la serata sono state alcune testimonianze raccolte anonimamente da Aamos Immanuel per Gardacasa: «Dopo 4 anni non ci credo più - ha raccontato una mamma single di 35 anni - sono trentina, ho vissuto qui tutta la vita e quindi all'idea di andarmene non ci penso». 

I prossimi appuntamenti del ciclo di incontri si svolgeranno il 19 febbraio sulla mobilità sostenibile in Busa, il 5 marzo sul tema "giovani e lavoro" e il 15 marzo nella forma di un laboratorio comune alle tre tematiche. Obiettivo dell'ultimo incontro sarà sviluppare delle soluzioni concrete da sottoporre alla politica.

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