Fedaia, sul versante bellunese si lavora per riaprire la strada
Prosegue al passo Fedaia, sul versante bellunese, un complesso intervento dei vigili del fuoco per rimuovere il materiale franoso
Prosegue al passo Fedaia, sul versante bellunese, un complesso intervento dei vigili del fuoco per rimuovere il materiale franoso che ieri sera ha invaso la statale in un tratto lungo due chilometri, poco a monte della stazioen della funivia per la Marmolada, a Malga Ciapela (che dunque non è raggiungibile in auto per chi arriva dalla val di Fassa).
Detriti, fango e massi, causati dai forti nubifragi di ieri, hanno ostruito anche l'accesso a qualche albergo.
Coinvolte pure due auto che però erano parcheggiate a bordo strada: nessun danno alle persone.
Anche diverse altre zone del Bellunese (vedi la news qui sotto) ieri sono state colpite da violenti temporali che hanno provocato allagamenti e qualche smottamento.
I forti temporali di ieri, giovedì, hanno provocato una frana di grandi dimensioni sulla strata statale 641 del passo Fedaia, fra il valico e Malga Ciapela (comune di Rocca Pietore, provincia di Belluno), la località dove parte il primo tronco della funivia per la Marmolada.
Il tratto interessato è lungo circa due chilometri e da ieri sera sul posto è in corso un intervento per lo sgombero del materiale franoso.
I detriti hanno raggiunto anche due vetture che erano parcheggiate, senza provocare danni; non si segnalano conseguenze per le persone.
Il passo Fedaia sale sul versante trentino daq Alba di Canazzei, lambisce la Marmolada e quindi scende nel Bellunese fino a Caprile, in Agordino, vicino ad Alleghe.
Anche in altre località della vicina provincia dolomitica il maltempo di giovedì ha provocato allagamenti e piccoli smottamenti costringendo vigili del fuoco e protezione civile a numerosi interventi.
Sono stati effettuati complessivamente 27 interventi di soccorso per danni d’acqua nei comuni di Rocca Pietore, Sedico, Sospirolo, Belluno, Ponte nelle Alpi, Longarone, e San Nicolò Comelico. Sono stati impegnati 16 squadre dei vigili del fuoco della centrale di Belluno e dei distaccamenti permanenti e volontari di Agordo, Caprile, Selva di Cadore, Alpago, Longarone, e Santo Stefano di Cadore.
In mattinata sono ancora in corso dei prosciugamenti a Sedico.