Donna appesa nel vuoto sul ponte tibetano, vuole farla finita: carabiniera le fa cambiare idea dopo 4 ore di colloquio
È accaduto in val Montina, a Perarolo (Belluno): una madre di tre figli, originaria del Trevigiano, voleva gettarsi nella gola, profonda oltre ottanta metri
BELLUNO. Sospesa nel vuoto per quattro ore: una donna, madre di tre figli, aveva raggiunto un altissimo ponte tibetano, sospeso in una gola selvaggia della val Montina, a Perarolo di Cadore (Belluno), con l'intenzione di suicidarsi lanciandosi di sotto.
Verso le 8 del mattino un escursionista ll'ha notata e ha lanciato l'allarme al 112: aveva visto la donna con le gambe a penzoloni sul ponte di tibetano , che si raggiunge su una strada forestale, un manufatto che unisce i due lati di un canalone profondo più di 80 metri.
Sul posto, raggiungendo il ponte, poco dopo è arrivata una prima pattuglia della compagnia di Cortina d’Ampezzo: è composta da un graduato esperto e da una giovane carabiniera.
Immediatamente i due militari hanno capito che non si trattava di un'escursionista in difficoltà, ma di una donan disperata, che si trovava già fuori delle protezioni laterali del ponte: appoggiava i piedi su uno dei tiranti che impedisce il ribaltamento del ponte, praticamente nel vuoto.
La giovane agente dei carabinieri si è subito avvicinata alla donna e ha cominciato a parlarle, sperando di poterla convincere a tornare sui suoi passi.
Ma la donna appesa al ponte non sentiva ragioni e si rifiutava di far avvicinare i carabinieri: accettava solo di parlare con la giovane rappresentante dell'Arma.
La donna dei carabinieri si sedeva così sul ponte, a qualche metro dalla donna, per proseguire un dialogo che si rivelerà lunghissimo.
Le due parlano di tutto e si arriva anche al tema dei figli, come suggerito dal militare esperto negoziatore, sopraggiunto, ma che non ha potuto intervenire direttamente perché respinto dalla donna.
Facendo leva sul bisogno di amore dei figli, dei sensi di colpa che avrebbe ingenerato loro, si scuote qualcosa nella donna, che comincia a riconsiderare le sue intenzioni suicide.
Dopo 4 ore, ormai allo stremo, la mamma raccogliendo tutte le sue forze scavalcava nuovamente il parapetto, per rientrare sul ponte e qui ricevere l'abbraccio della giovane donna carabiniere che l'ha convinta a cambiare idea e a tornare dai figli.