Nel Bellunese autobus gratis per i profughi ucraini
L'iniziativa umanitaria dell'amministrazione provinciale e Dolomitibus: sono persone che spesso hanno una rete di relazioni sparse in questo territorio montano molto frastagliato, rispondiamo così alla loro esigenza di mobilità
BELLUNO. Autobus gratis per i profughi ucraini nel Bellunese. Lo comunica la Provincia, spiegando che l'iniziativa umanitaria grazie a una donazione del Fondo Welfare e al contributo dell'azienda locale del trasporto pubblico Dolomitibus.
Gli sfollati potranno utilizzare gratuitamente tutti i titoli di viaggio previsti dall’attuale sistema tariffario, a parte gli abbonamenti per lavoratori, la Guest card e i biglietti per linea mare, linea Misurina-Tre Cime, ski bus, bike and bus, treno-bus.
Dario Scopel, consigliere delegato al trasporto pubblico, ha spiegato che la misura riguarda i mezzi che effettuano servizio locale extraurbano e interregionale di competenza della Provincia esercitato da Dolomitibus, dall'azienda locale Sbizzera di Alano di Piave e dalla friulana Arriva Udine spa.
Per ottenere i titoli di viaggio di viaggio “Emergenza Ucraina”, le persone beneficiarie dovranno solo esibire il permesso di soggiorno per protezione temporanea per quanto riguarda il singolo viaggio, mentre per gli abbonamenti andrà presentata una dichiarazione ad hoc alla ditta di trasporto.
“Una misura di umanità - ha detto ancora Scopel - per persone che hanno dovuto abbandonare il loro Paese in conseguenza della guerra. Ma anche una misura utile per la gestione dell'emergenza. I profughi ucraini attualmente ospitati in provincia hanno una rete di conoscenze e parentela indispensabile per l’inserimento nelle nostre comunità, per la lingua e per altri aspetti molto pratici. Solo che spesso queste conoscenze risiedono in località distanti tra loro; del resto il nostro territorio è molto vasto e frastagliato. Per agevolare gli spostamenti, quindi, abbiamo pensato che il modo migliore sia quello di utilizzare il servizio di trasporto pubblico e ringraziamo chi ha collaborato per rendere possibile questa soluzione”.