«Alla festa dei coscritti aggrediti i vigili»

Alla festa di carnevale dei coscritti del 1997, martedì sera a Moena, non c’erano soltanto ragazzi ubriachi. Una buona parte di loro ha rispettato i patti della serata «no alcool», ma molti altri - tra quali forse anche molti non residenti in zona - hanno trasformato l’occasione in un party decisamente alcolico. Non solo, quando gli agenti della polizia locale hanno cercato di farli ragionare a fine serata si sono trovati circondati da una quindicina di giovani in piena rivolta.
«La festa è stata permessa dal Comune con tutte le buone intenzioni e precauzioni del caso - racconta l’assessore alla cultura Ilaria Chiocchetti - e c’è da dire che non tutti i ragazzi erano stracotti e ubriachi, anzi, molti si sono attenuti ai patti e hanno avuto un comportamento educato e rispettoso, sia verso il paese che verso la fiducia riposta in loro. Alcuni di loro si sono addirittura spaventati per alcune scene eccessive vissute durante la serata».
Non tutti i giovani che hanno partecipato alla festa l’altra sera sono ragazzi delle valli di Fiemme e Fassa ed alcuni hanno pensato di trasformare la festa di carnevale «no alcool» in un party alcolico, creando disagi e problemi a chi voleva veramente divertirsi in modo sano. «Facendo così, però - ha spiegato l’assessore - tutti sono penalizzati, anche perché il comune non può permettersi di offrire il mezzo e lo spazio per poi ritrovarsi a dover gestire una devastazione del genere. Ancora una volta Moena, aperto ai giovani ed alle loro esigente, si trova costretta a prendere provvedimenti».
L’altra sera c’erano anche gli agenti della polizia locale a sorvegliare e vegliare sui ragazzi per diverse ore. Hanno perfino soccorso alcuni adolescenti in preda a malori a causa del troppo alcool e cercato di mantenere il più possibile l’ordine, sequestrando bottiglie di liquore  celate da innocenti confezioni di aranciata. In questa difficile impresa a fine serata alcuni vigili urbani si sono perfino trovati a doversi difendere dai ragazzi: avevano infatti ripreso verbalmente un gruppo di loro che stavano bevendo della vodka e si sono ritrovati contro una quindicina di giovani in piena rivolta.
«Per questo motivo - spiega infine l’assessore Chiocchetti - abbiamo deciso di spegnere la musica prima dei tempi stabiliti e abbiamo deciso di negare la concessione per queste feste, almeno se gestite in questo modo. Una scelta sofferta, anche perché come Comune abbiamo dato la massima disponibilità ai giovani. Avevamo proposto anche di istituire loro un servizio di sorveglianza, chiedendo magari ai genitori o altre  persone adulte un aiuto in questo senso. I coscritti erano stati collaborativi, poi però la festa è degenerata in qualcosa di tutt’altro che tranquillo e da qui si dovrà ripartire con nuovi slanci e possibilità, valutandone i rischi».

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