Fusione, 3.500 al voto domani Si vuole «Sèn Jan di Fassa»
Coinvolti gli elettori di Pozza, Vigo, Soraga e Mazzin
Sono 3.500 gli elettori che domani sono chiamati al voto.
Urne aperte dalle 8 alle 21. I cittadini dovranno decidere se far nascere Sèn Jan di Fassa oppure no. Il referendum sarà valido se la partecipazione in ciascuno dei comuni di Pozza e Vigo sarà di almeno il 40 per cento degli elettori, con esclusione dei residenti all’estero. Il referendum avrà dato esito negativo qualora non sarà raggiunta la percentuale di voti positivi di almeno il 50 per cento di quelli validamente espressi in ciascuno dei comuni di Pozza e Vigo.
La validità del referendum (raggiungimento del quorum del 40 per cento degli elettori esclusi Aire) e l’esito positivo (maggioranza di voti favorevoli alla fusione) in ciascuno degli ulteriori Comuni di Mazzin e di Soraga comporterà invece conseguenze limitate al rispettivo Comune.
Gli elettori di Mazzin e Soraga non potranno dunque determinare il «fallimento» del referendum per la fusione, né potranno «salvare» il procedimento di fusione se i censiti di Pozza e/o di Vigo né avranno determinato il “fallimento” facendo mancare il quorum del 40% di votanti o la maggioranza di voti positivi.
Ecco il quesito sulla scheda su cui dovranno votare gli elettori: «È d’accordo l’elettore che il Comune di Pozza (Vigo, Mazzin, Soraga) sia unificato e fuso dal 1° gennaio 2018 con il Comune di Vigo (Pozza, Vigo, Soraga, Mazzin) in un nuovo Comune denominato “Sèn Jan di Fassa”, con capoluogo Pozza di Fassa e che tale fusione sia aperta anche ai Comuni di Mazzin e Soraga qualora la proposta sia approvata dalla maggioranza dei votanti di uno o di entrambi questi Comuni?»