Una folla a Campitello per l'ultimo abbraccio a Etienne Bernard, giovane guida alpina che ha perso la vita sotto una valanga sul Pordoi
Sotto un cielo azzurro, in una gelida giornatam di gennaio riscaldata però dai raggi del sole, una grande folla si è stretta attorno alla famiglia di Etienne Bernard, per l'ultimo saluto alla giovane guida alpina, morta a caasa di una valanga, durante un'uscita scialpinistica nella zona del Pordoi.
La cerimonia funebre, all’aperto,è cominciata alle 14.30, a Campitello di Fassa, il paese di Etienne.
Sul sagrato della parrocchiale intitolata ai santi Filippo e Giacomo si sono riunite molte persone, compresa una fotla rappresentanza delle guide alpine.
In un clima di enorme commozione, il rito, affidato a don Mario Bravin, parroco di Canazei e Campitello [Le foto del funerale sono di Daniele Benfanti].
La montagna era la vita per Etienne, come ha ricordato il papà, Renato Bernard, che condivide le lacrime con la mamma, Petra.
E la montagna, purtroppo, se l'è portato via.
«Buon viaggio, anima bella», ha scritto ieri con un post su Instagram, la fidanzata di Etienne, Martina Scussel, maestra di sci bellunese di Fodom, sull'altro versante del passo Pordoi.
Era stata lei a lanciare l'allarme mercoledì pomeriggio, quando il ragazzo non tornava dall'escursione
«In poco tempo sei riuscito a trasmettermi tutto l’entusiasmo che avevi, tutta quella voglia di vivere e fare ciò che amavi. Era bello condividerlo, ogni volta mi portavi in un posto nuovo, mi spronavi ad arrivare in cima perché sapevi quanto ci divertivamo poi a scendere insieme. Era la tua vita! E quel tuo sorriso rimarrà nel mio cuore, per sempre», scrive Martina, che ha postato uno scatto recente, dei due giovani maestri tra le cime innevate.
Assieme a Martina, solo qualche giorno fa Etienne era stato proprio sul Pordoi, affrontando il canale della Rondine. Del resto, se la montagna era la sua vita, il Pordoi era il suo giardino di casa.