Val Daone, strada pericolosa senza guard rail

Da anni il Comune sollecita l'intervento provinciale

Le segnalazioni sono state fatte, ma non devono aver trovato orecchie particolarmente attente, perché la situazione non è cambiata. Così, qualche giorno fa, un’auto con tre storesi a bordo è finita nella scarpata, e buon per loro che se la sono cavata.
 
Siamo in località Gac, sulla strada provinciale della Val Daone, fra Daone e Pracul. Un tratto di strada di circa 150 metri è sprovvisto di guard-rail. La cosa in sé non sarebbe drammatica se non fosse che in corrispondenza di quel tratto c’è in parte scarpata, in parte strapiombo di parecchie decine di metri sul sottostante greto del fiume Chiese.
 
Gli addetti alla manutenzione della strada sostengono di aver segnalato più volte agli uffici competenti provinciali la situazione non adeguata, non ricevendo in cambio alcuna risposta. La strada, soprattutto in questo periodo, è assai frequentata dai turisti, fra i quali vi sono gli appassionati di bouldering (l’arrampicata sulle decine di massi erratici che costituiscono il “Boulder park della Val Daone”), alpinisti  e semplici escursionisti che vogliono arrivare in Val di Fumo, entrando così dalla porta meridionale nel Parco Adamello Brenta.
 
Realizzata nella sua versione attuale in occasione dei grandi lavori degli anni Cinquanta, quando quassù costruirono dighe e centrali, la strada è diventata provinciale dopo lunghe insistenze del Comune di Daone, proprio per garantire una manutenzione puntuale. Non dimentichiamo che è stata colpita più volte dalla caduta di frane e (nella parte alta) di slavine.
 
Ma evidentemente (come dimostra l’assenza di barriera in località Gac) non sempre l’essere nelle mani della Provincia garantisce interventi.

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