Storo, i vandali distruggono le statue della chiesetta alpina
Ha perso il consueto «aplomb». E senza tanti giri di parole si è detto «incazzato». Sì perché il gesto compiuto dai vandali l’altra notte non può passare sotto silenzio oppure peggio, essere minimizzato come una semplice ragazzata.
Il sindaco Luca Turinelli è incazzato perché i vandali hanno preso di mira la chiesetta alpina di Storo, rompendo le statue che erano state posate, imbrattando il monumento tanto caro agli storesi.
Un’azione vandalica che il primo cittadino ha stigmatizzato con parole forti tramite il suo profilo Facebook: «Sono terribilmente incazzato - scrive l’avvocato - per il grave atto di vandalismo compiuto presso la chiesetta di San Maurizio ove sono state divelte e rotte alcune statue. Mi auguro che le indagini consentano quanto prima di risalire agli indegni autori del gesto che dovranno rispondere di quanto compiuto.
Se ciò non sarà possibile - aggiunge il sindaco - spero che gli stessi sogetti possano rendersi conto che non hanno fatto un dispetto o una bravata ma hanno sfregiato un simbolo per tutta la nostra Comunità e non solo Alpino. Si pentano e chiedano scusa: magari frequentanto i nostri Alpini si renderanno conto di quanto fanno per tutti noi».
Sul posto sono giunti i carabinieri che stanno indagando. Certo è che un sabato sera non può essere trasformato in un’azione vandalica magari solo per noia e perchè non si sa cosa fare.
Molto rammaricati gli alpini storesi con il capogruppo Enzo Giacomolli ma come è nello stile alpino, rimetteranno presto le cose a posto. La chiesetta di San Maurizio fu rimessa in sesto dal Gruppo Ana di Storo nel 1972 ed è dedicata al patrono degli alpini. Ogni anno è meta di pellegrinaggi il 22 settembre.