Val Sabbia, denunciati 7 bracconieri Avevano ucciso capriolo e cucciolo
Sono stati fermati, la notte scorsa, i sette uomini che armati di fucili con cartucce a pallini multipli hanno braccato una femmina di capriolo di tre anni e il suo cucciolo di soli 4 mesi, abbattendoli entrambi.
I bracconieri, sei bresciani e un uomo di Bondone, sono stati colti con le mani nel sacco in un fienile a Capovalle durante i festeggiamenti dopo aver macellato i due animali sul monte Stino al confine tra Trentino e Lombardia. Purtroppo gli uomini del distaccamento del Nucleo ittico-venatorio della Polizia Provinciale, distaccamento di Vestone, sono riusciti, solo a caccia conclusa, ad intercettarli e a porre fine ai festeggiamenti. Cacciatori di frodo, e pure esperti: due di loro erano già stati denunciati in passato per reati di bracconaggio.
La Polizia Provinciale li ha beccati dopo un attento lavoro di indagine, partendo dalle tracce che il gruppo aveva lasciato sul monte. Gli agenti hanno individuato i segni dei fucili utilizzati: avrebbero sparato con delle cartucce a munizione spezzata, in gergo i pallettoni, che sono munizioni vietate anche durante i periodi di caccia consentita. Sono stati presi dopo ore di ricerche ai piedi del monte, in un fienile privato: tutti i loro fucili sono stati sequestrati, così come le carcasse dei due animali uccisi (pare che il piccolo fosse già stato macellato). Per i cacciatori è arrivata la denuncia a piede libero, in concorso, per l'abbattimento illecito di ungulati. di frodo e sarà anche un salasso economico: oltre alla denuncia sono in arrivo pesanti sanzioni, e un risarcimento per i caprioli abbattuti.